Yamaha al top ad Assen, con Fabio Quartararo e Maverick Vinales ad occupare i primi due gradini del podio. Ma non tutte le M1, in Olanda, hanno meritato la sufficienza... Ecco i voti dopo il GP
Fabio Quartararo 10: Re della foresta
Qualche problema all’inizio con Bagnaia e la sua Ducati che non ne volevano sapere di farsi sorpassare, poi ha trovato il via libera verso una vittoria più che tranquilla. Gran binomio quello formato da Fabio e dalla Yamaha: sembrano nati per vincere.
Maverick Viñales 9: Esploso
Peccato per una brutta partenza, ormai abituale. Avrebbe potuto giocarsela fino in fondo con il suo compagno di squadra, e questo gli ha dato molto fastidio. Sulla sua strada trova sempre un compagno di marca più forte, specialmente a livello mentale.
Joan Mir 8,5: Rinato
In un circuito finalmente favorevole alla sua Suzuki, il campione del Mondo in carica ha guadagnato un podio meritatissimo. Linfa vitale per la sua classifica e per il morale del suo team, che volava piuttosto basso. Un’iniezione corroborante.
Johann Zarco 8,5: Portabandiera
Primo della Ducati sia in gara che nel Mondiale, è una grande soddisfazione per il pilota francese che l’ingegner Dall’Igna ha convinto a correre con la Rossa. In Olanda ha fatto una mezza impresa ad arrivare ai piedi del podio. Bravissimo.
Miguel Oliveira 8: Conferma
Ormai il portoghese è a tutti gli effetti un pilota da Top 5 e la KTM gli ha fornito tutta la fiducia che meritava. Questo gli ha fatto bene anche dal punto di vista dell’autostima, basilare per un pilota talentuoso.
Pecco Bagnaia 9: Consistente
Ha cercato in tutti i modi di rimanere con Quartararo e poi Viñales, facendo più di quanto la Ducati gli consentisse. Per questo ha dovuto esagerare con le traiettorie, prendendosi un Long Lap penalty. Ha confermato che la Ducati, lui, ce l’ha in pugno. Ed è da Mondiale.
Marc Marquez 8: Convalescente
La brutta caduta nelle prove libere ha condizionato il suo Gran Premio con i forti dolori alla caviglia. Merita un plauso per tutto quanto sta facendo per ritornare il fenomeno che tutti conosciamo. Un vero guerriero.
Aleix Espargaró 7,5: Guerriero insoddisfatto
Dà il massimo e anche qualcosa di più, ma non riesce a superare le Ducati. L’Aprilia ha compiuto grandi passi in avanti ma non curva come la Yamaha e non è veloce come la Ducati. Occorre lavorare su questo.
Takaaki Nakagami 7: Indomito
Stava portando a termine un GP con i fiocchi ma dopo la toccata con Miller
qualcosa si è spento in lui e francamente avrebbe meritato qualcosa in
più. Comunque è una garanzia di continuità.
Pol Espargaró 5,5 Insoddisfacente
Arrivare a quasi 20 secondi dal vincitore non è accettabile per un pilota ufficiale. Sarà anche la moto difficile da mettere a posto, ma era proprio il caso di metterlo al posto di Alex Marquez? Sorgono seri dubbi.
Alex Rins 5,5: Sovraeccitato
Povero Alex, non gliene va dritta una: stava correndo un ottimo Gran Premio ma l’impatto con Zarco gli ha pregiudicato un podio. E lui soltanto sa quanto sarebbe stato importante per il morale, attualmente sotto i tacchi.
Brad Binder 5: Impalpabile
Ormai a tutti gli effetti il numero due della Casa austriaca e questo gli pesa moltissimo perché non si sente inferiore al suo compagno di squadra. Lo patisce un po' troppo. Urge un colpo d’ala.
Danilo Petrucci 5,5: Attesa snervante
La KTM ha preso tempo sulla decisione di rinnovargli o no il contratto e questo pesa nell’economia dei GP. Non è il Danilo che conosciamo e magari gli appuntamenti austriaci gli potranno dare una mano importante.
Alex Marquez 5: Controfigura
È inutile girarci intorno, ma il passaggio anticipato dal team ufficiale al team di Lucio Cecchinello ha pesato più del previsto e non è minimamente parente del pilota visto la scorsa stagione. Tempi duri per i fratelli Marquez.
Enea Bastianini 6: Esausto
Guidare per la prima volta una Ducati, vecchia di due anni, su un circuito tosto come Assen è uno dei peggiori supplizi per un rookie. Alla fine un punto non si getta via, ed è stato il primo degli esordienti.
Lorenzo Savadori 6: In crescita
Occorre ammettere che sta prendendo la mano con la guida della sua Aprilia. Non è assolutamente facile per un pilota che non ha fatto il percorso della Moto3 e della Moto2. Comunque incomincia a farsi vedere.
Garrett Gerloff 6: Debuttante
Applausi per un pilota che mai aveva corso in questo circuito, in cui è stato catapultato improvvisamente dopo il forfait di Morbidelli. Merita la sufficienza.
Luca Marini 5: Deludente
Siamo alle solite, in prova non è assolutamente male ma poi in gara si perde. Occorre risolvere urgentemente questo trend, in caso contrario la crescita diventa difficoltosa.
Iker Lecuona 5: Ritorno al passato
Probabilmente gli hanno comunicato che la prossima stagione non farà più parte della squadra austriaca e il morale si è notevolmente abbassato.
Jack Miller 5: Non tranquillo
È un paio di GP che il pilota australiano non azzecca un colpo e se non impara a gestire i pneumatici il Mondiale si allontanerà sempre di più. Peccato perché Jack ha tutto per inseguirlo.
Jorge Martin 5,5: Bandiera bianca
Non ce la faceva proprio a guidare la sua Ducati, e quando ha visto di essere fuori dalla portata della zona punti ha preferito rientrare al box. Decisione corretta per la sua convalescenza dopo l’incidente in Portogallo. Il tempo, con la sosta, gioca a suo favore.
Valentino Rossi 5: Vicino alla resa
Spiace vedere la leggenda del Mondiale arrancare in questo modo e soprattutto cadere spesso. Non credo che Valentino si diverta ancora e sarebbe saggio terminare la sua splendida carriera questa stagione. Comunque resta una leggenda vivente.
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