Il sofferto addio alla Honda, con cui ha vinto sei titoli nella classe regina prima del lungo calvario tra infortuni e difficoltà tecniche, è già nella storia. Marc ha deciso di lasciare un ruolo di primissimo piano – con conseguente lauto stipendio – nella Casa più grande per scommettere sulla propria rinascita in un team satellite e con una moto versione 2023. In teoria un azzardo, ma è noto come la Honda non stia vivendo l’era più favorevole (il team ufficiale non vince dall’ottobre 2021, proprio con Marc) mentre nell’ultimo biennio le Desmosedici “vecchie” di un anno hanno conquistato ben otto successi domenicali con Enea Bastianini, Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio. Al 2024 Marc chiede il ritorno al top, per riprendere confidenza con la vittoria e per andare a caccia di una sistemazione (tecnica ed economica) di primo livello nel 2025: i test hanno un po’ “raffreddato” chi lo considerava il favorito per il titolo. Ma chi vorrà vincere dovrà fare i conti con lui.
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