Duello rusticano a Sepang: Bagnaia batte Martin e tiene viva la speranza mondiale.Tra Pecco e Jorge 24 punti, 37 ancora in palio. Bastianini sul podio
Ventiquattro punti a dividerli, con 37 ancora da mettere in palio. Ecco cosa ci aspetta al Montmelò, sede del prossimo Gran Premio della MotoGP, l'ultimo. Pecco Bagnaia è ancora in corsa per la corona finale? Ma certo, e Jorge Martin lo sa. Chi aveva detto che il discorso fosse chiuso dopo la Sprint di ieri, deve rivedere il concetto. Nei pressi di Barcellona ammireremo una sfida conclusiva da non perdere.
Brad Binder ha toccato il codone della Ducati di Alex Marquez e, per correggere la traiettoria condizionata dal contatto, rialza la sua KTM. Di conseguenza, ecco il successivo colpo con la Yamaha di Fabio Quartararo, a sua volta contro la RC16 di Jack Miller. La Race Direction ha fatto sventolare Red Flag
Incidente tremendo, pezzi e rottami a terra ma, la cosa peggiore, aver visto i piloti carambolare a colpiti su corpo e capo. L'australiano l'ha vista passata brutta, tanto che è stato ricoverato in pista dai soccorritori. Per fortuna, il numero 43 ha poi raggiunto il box Red Bull a piedi, e noi abbiamo tirato un sospiro di sollievo.
Per circa 5 passaggi, una battaglia senza precedenti. Nonostante godesse - e ancora goda - del vantaggio di classifica, Jorge Martin ha sfidato a testa alta Pecco Bagnaia che, ovviamente, ha accettato. Il leader del mondiale e il numero 1 se le sono date di santa ragione, incuranti degli eventuali errori da mettere in conto.
E delle relative conseguenze: lo spagnolo ha rischiato più del dovuto, in virtù dei punti a favor nei confronti del titolato in carica? Può darsi, ma ci ha fatto divertire, al pari del ducatista ufficiale. La sfuriata, esauritosi, ha di seguito registrato l'allunggo di Bagnaia e il mantenimento della piazza d'onore di Martinator. Pecco torna al successo e riduce un po' il distacco, ora sceso a 24 unità. La decima affermazione domenicale ottenuta da GoFree quanto varrà alla resa dei conti?
In tanti a scrivere a a dire come si sarebbe comportato Marc Marquez in quella Sepang dove, nel 2015, "si intromise" nel duello iridato tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Il terzo incomodo dell'època avrebbe potuto ripetersi oggi, ma si è steso mentre era terzo, alle spalle di Jorge Martin.
Il portacolori Gresini ha rialzato la GP23, recuperando posizioni. Alla fine, dodicesimo non è male. Il posto lasciato è stato preso da Enea Bastianini, ancora a podio. Il romagnolo Ducati Lenovo conferma quale sia la squadra più completa della MotoGP. Che tra poco verrà rivoluzionata.
Pedro Acosta, quinto, in pratica un reduce tra gli abbattuti KTM. Ha fatto benone pure Augusto Fernandez, decimo al traguardo. Definiamo miracoloso il sesto posto di Fabio Quartararo su Yamaha, anche considerando le botte prese nell'incidente di cui sopra. La M1 cresce, ma il francese ci mette del suo.
Maverick Vinales settimo con l'Aprilia meglio messa in classifica, contro le restanti RS-GP attardate. Era andato giù pure Franco Morbidelli, rialzatosi e in zona punti. Ce dire di Joan Mir, per l'ennesima volta scivolato? Johann Zarco e LCR restano i migliori in casa Honda.
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