La sua accelerazione varia durante il periodo di sollevamento della valvola
Qui occorre ricordare che nei bilancieri la parte corrispondenza del fulcro si muove talmente poco che in pratica la sua massa può essere trascurata. A contare è la parte che effettivamente agisce sulla valvola, muovendosi secondo un arco di cerchio.
Come ovvio essa “pesa” in misura crescente mano a mano che dal fulcro ci si avvicina alla zona di contatto con lo stelo. La possibilità di agire sulla legge del moto delle valvole variando il raggio di curvatura del pattino costituisce essa pure un notevole punto di forza di questa soluzione. I bilancieri a dito hanno sostituito le punterie nei motori di Formula Uno tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del decennio successivo. Lo stesso è accaduto, con un certo ritardo, anche nel settore delle moto di prestazioni più elevate.
Sempre rimanendo in tema di bilancieri, è opportuno parlare brevemente di quelli che al posto del pattino sono dotati di un rullo. In questo caso come ovvio la massa aumenta e per questa ragione la soluzione non viene impiegata nei motori di potenza specifica più elevata. Però diminuiscono sia l’attrito che le esigenze di lubrificazione. Da anni la soluzione standard per le vetture di serie prevede che le camme azionino le valvole agendo su bilancieri a dito dotati di rullo e montati su fulcri idraulici a testa sferica. In campo moto i bilancieri a rullo hanno un certo impiego su alcuni modelli da fuoristrada, su certe versatili “tuttofare” e su vari scooter.
Un limite dei bilancieri di questo tipo è costituito dal fatto che il rullo è soggetto a continue variazioni di velocità anche se il motore funziona a regime costante; sul lobo della camma gira con una velocità che aumenta fino a risultare massima in corrispondenza del nasello per poi decelerare. Il percorso che compie nell’unità di tempo in uno stesso arco di rotazione dell’eccentrico è infatti diverso. E quindi occorre fare i conti con l’inerzia, che come noto si oppone alle variazioni di velocità… La legge del moto che si ha con un bilanciere a rullo è analoga a quella che si ottiene con un bilanciere dotato di un pattino avente un raggio di curvatura uguale a quello del rullo stesso.
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