GP Olanda, Marquez: “Pramac in Yamaha? Non mi sento in colpa”

GP Olanda, Marquez: “Pramac in Yamaha? Non mi sento in colpa”© Luca Gorini

Lo spagnolo chiude il venerdì centrando il passaggio diretto in Q2 e parla del passaggio del team satellite Ducati sotto le fila della casa di Iwata

28.06.2024 ( Aggiornata il 28.06.2024 18:54 )

Con il sesto tempo nelle Pre-Qualifiche, Marc Marquez si è assicurato un posto nel Q2 al suo primo GP dopo l’annuncio da pilota ufficiale Ducati. Una mossa che ha rotto gli equilibri del mercato portando diversi piloti in orbita Ducati a lasciare la casa di Borgo Panigale, così come il team Prima Pramac.

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Un venerdì positivo per Marc Marquez, certo di disputare il Q2 grazie al sesto tempo nel pomeriggio e che, soprattutto in mattinata ha mostrato anche un passo che lo mette tra i piloti in lotta per il podio: “La verità è che il feeling è abbastanza buono. Soprattutto stamattina sono uscito e mi sono ritrovato come se non ci fossimo mai fermati. Mi sono sentito subito molto a mio agio con la moto e questo pomeriggio è vero che ho faticato un po' di più. Pensiamo di sapere perché ma domani ne avremo la certezza e da li partiremo cercando di migliorare. Ci sono due piloti che sono sopra gli altri, uno che è quasi a due passi avanti che è Pecco, quello che è un gradino sopra è Vinales e poi ci sono altri quattro piloti che sono abbastanza lontani”.

L’otto volte campione del mondo vede il futuro compagno di box come il naturale favorito sia per domani che per la gara di domenica: “È nella spirale positiva, va in fiducia e tutto viene bene. Viene dalla vittoria di due gare su un circuito in cui ha vinto l'anno scorso, che gli piace, che si è tatuato. Entri in quella spirale positiva e tutto ti esce e sta andando molto velocemente. Devo resistere e imparare da quello che sta facendo”.

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Pramac in Yamaha non per colpa mia

Nella sosta tra il Mugello e Assen si è consumato buona parte del mercato piloti, Jorge Martin e Marco Bezzecchi hanno lasciato Ducati per accasarsi in Aprilia mentre Enea Bastianini sostituito dallo stesso Marc Marquez nel team ufficiale di Borgo Panigale ha trovato una nuova casa in KTM Tech3. Da ultimo proprio oggi l’annuncio di Pramac del proprio passaggio in Yamaha dopo 20 anni di collaborazione con Ducati. Essendo tutto arrivato dopo la decisione di Ducati di scegliere Marc Marquez come pilota ufficiale, è facile accusare il #93 di aver rotto gli equilibri interni: “Punto numero 1, non mi sento in colpa che Pramac se n’è andata, perché alla fine non ho fatto niente neanche io. È vero che da pilota Ducati avrei preferito che restasse con due Ducati. Perché? Perché ci sono più Ducati in pista ed è una squadra importante all'interno della Ducati. Da appassionato di MotoGP penso che sia una buona notizia, è così. Da un lato, egoisticamente parlando, preferisco due Ducati in più in pista per avere più informazioni. Da tifoso era un passo normale che uno dei team Ducati sia andato con Yamaha. Perché? Perché per il campionato avremo ancora una volta quattro moto Yamaha, un marchio giapponese, due Ducati in meno in pista, rendendo meno “monomarca” il campionato e apre l'opzione o la possibilità a diversi produttori, piloti, sponsor”.

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Con la GP23 fino a fine stagione

Marc Marquez rivela anche quali sono stati gli accordi con Gigi Dall’Igna lo scorso anno sulle evoluzioni delle moto e perché ancora oggi nonostante sia in piena lotta per il titolo dispone di una GP23 identica a quella di Marco Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio e del fratello Alex Marquez: “Se non mi stanno mentono o no, alla fine guido la stessa moto di Alex, Bezzecchi e Di Giannantonio, che è quella dell'anno scorso. Ma è una moto che va forte, e che va molto bene. Non lo so quanto sia meglio o peggio GP24 perché alla fine non lo sai finché non la provi. Sapevamo già la GP24 sarebbero state delle due ufficiali e le due Pramac mentre con le GP23 ci sono i due della VR46 e noi di Gresini. Ma mi sento a mio agio con la moto e mi sento molto bene ed è una moto che, come ho dimostrato io e altri piloti, puoi andare forte. Mi hanno dato degli aggiornamenti a Jerez, ma non posso dire cosa, lo stesso aggiornamento che hanno portato a me lo hanno dato a tutti gli altri piloti con la GP23, è una politica di Ducati. È difficile capire perché si vuole sempre di più, ma come produttore è politica corretta che quando una GP23 riceve qualcosa, tutte le GP23 devono averlo. È uno dei punti in cui Gigi è stato onesto con me fin dal primo momento quando ho fatto il passo l'anno scorso, già me lo aveva detto: se combatti con altre Ducati GP24, avrai la stessa cosa di tutti. Sì, per un motivo stai combattendo da solo con una KTM o un’Aprilia, diventerai una priorità e avrai sempre più aggiornamenti. Sto lottando con le altre Ducati, quindi la mia moto va bene e non ho lamentele perché quello che era stato concordato è quello che si sta realizzando”.

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