Il Gran Premio d’Olanda si corre sul circuito di Assen dal 1949 e, fino al 2006, è stato definito l’università delle moto essendo un tracciato veloce ed impegnativo. Successivamente, dopo esser stato modificato, il circuito ha perso questa nomea ma per molti appassionati è ancor oggi il circuito migliore del motomondiale.
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Il tracciato è formato da 18 curve (di cui 6 a sinistra e 12 a destra), con una lunghezza complessiva di 4.5 km.
La lunghezza totale della gara varia in base alla categoria:
Il circuito è caratterizzato da 18 curve, di cui molte sono curvoni veloci, infatti i piloti usano i freni in solo 10 di queste. Secondo le analisi di Brembo, ogni giro i piloti frenano per poco meno di 32 secondi. Questo rende i sorpassi ancora più spettacolari perché fatti ad alte velocità.
Le zone in cui è possibile sorpassare sono le curve 1, 2, 3, 4 e 5, dopo il corto rettilineo, abbastanza strette, in cui si va a bassa velocità e con i freni in mano. Qui è dove la Yamaha. storicamente, fa la differenza.
Usciti dalla 5, si presenta un rettilineo che permette alle moto con molto grip e accelerazione, come la Ducati e l'Aprilia, di effettuare sorpassi spettacolari.
Il settore centrale è decisamente il più impegnativo a livello fisico perché alterna curvoni veloci a curve strette e tecniche. Qui infatti non si cercano sorpassi ma si punta a fare le linee migliori per puntare al sorpasso nelle curve 14 e 15 e in quelle dell’ultima variante in cui abbiamo tre curve (16, 17 e 18) e tre cambi di direzione. In questa parte finale l’ideale è cercare di rendere la moto molto stabile in staccata per riuscire a portare l’attacco uscendo comunque forte per tagliare il traguardo davanti all’avversario.
Dal 2002, da quando la MotoGP ha sostituito la Classe 500, la tappa del Gran Premio d’Olanda si è sempre caratterizzata per il grande spettacolo. Lo dimostra il fatto che, oltre Valentino Rossi che ha primeggiato in 8 occasioni (nel 2002, 2004,2005, 2007, 2009, 2013, 2015 e 2017), i piloti difficilmente si sono ripetuti salendo sul podio.
Vedi l’albo d’oro sottostante.
Dal 2002, 11 piloti hanno conquistato la vittoria in 20 Gran Premi:
2002: Valentino Rossi (Honda);
2003: Sete Gibernau (Honda);
2004: Valentino Rossi (Yamaha);
2005: Valentino Rossi (Yamaha);
2006: Nicky Hayden (Honda);
2007: Valentino Rossi (Yamaha);
2008: Casey Stoner (Ducati);
2009: Valentino Rossi (Yamaha);
2010: Jorge Lorenzo (Yamaha);
2011: Ben Spies (Yamaha);
2012: Casey Stoner (Honda);
2013: Valentino Rossi (Yamaha);
2014: Marc Márquez (Honda);
2015: Valentino Rossi (Yamaha);
2016: Jack Miller (Honda);
2017: Valentino Rossi (Yamaha);
2018: Marc Márquez (Honda);
2019: Maverick Vinales (Yamaha);
2020: Non disputato a causa della pandemia di Covid-19
2021: Fabio Quartararo (Yamaha);
2022: Francesco Bagnaia (Ducati).
Il record del circuito è stato stabilito nel 2022 durante le qualifiche del Gran Premio, quando Bagnaia ha fatto segnare il tempo di 1’31.504. Durante la gara, invece, è stato Aleix Espargarò a segnare il giro più veloce in assoluto in 1'32.500.
Il momento d’oro Ducati, unito ai risultati ottenuti nel 2022 che hanno visto Bagnaia e Bezzecchi rispettivamente primo e secondo, fanno pensare ad un’altra lotta dei due italiani su moto italiane.
Non possiamo però tenere conto delle prestazioni dell’Aprilia. Negli anni precedenti infatti Vinales è sempre andato a podio, vincendo nell’edizione del 2019, mentre Aleix Espargarò detiene il record del giro veloce fatto in gara dimostrando che può dire la sua in questo tracciato.
Menzioni d’onore: