Da vetrina per numerose anteprime a fiera povera di contenuti e idee
Qualcuno si ricordava che in questo periodo dell’anno, a Colonia, Intermot, la più importante fiera tedesca dedicata al motociclismo, apriva le porte al pubblico e agli addetti ai lavori? Probabilmente no, perché il mondo è cambiato a tal punto che, soprattutto dopo la pandemia del Covid-19, alle Case interessa sempre meno spendere denaro per allestire stand faraonici in cui organizzare le presentazioni di nuovi modelli, a volte anche sminuiti da un ambiente dispersivo, rumoroso e confusionario.
Diversi anni fa, il salone di Colonia, sempre ottimamente organizzato, ha addirittura rubato la scena a EICMA, la più importante fiera dedicata alle due ruote; oggi Intermot non ha più senso di esistere, non in questo periodo dell’anno. È una fiera tedesca e non è più supportata neppure dalla BMW.
Inoltre, alcuni costruttori hanno deciso di non presentare più novità ai saloni e comunque la maggior parte delle Case hanno scelto di puntare sulla Fiera di Milano, che si svolge a novembre, dopo quella di Colonia. Pertanto, Intermot non è più in grado di rubare la scena a EICMA; non è più una vetrina per anteprime e non può più essere considerata un evento dove un appassionato può toccare con mano tutte le novità dell’anno che verrà, in quanto a inizio ottobre la maggior parte dei nuovi modelli viene mantenuta lontana dai riflettori.
Quest’anno, al salone di Colonia ci sono state soltanto due vere novità: la Honda Hornet e la Kawasaki EV, dotata di motore elettrico. Per carità, si tratta di due progetti importanti ma stiamo parlando di due progetti, probabilmente non abbastanza per attirare gli appassionati e chi lavora nel mondo del motociclismo, che di quelle novità ha avuto modo di parlare anche senza andare a Colonia.
Cose di Case: KTM con MV Agusta negli USA
A questo punto sarebbe meglio organizzare una fiera europea tipo il Tokyo Motor Show; un evento dove ogni costruttore potrebbe esporre i prototipi e le tecnologie che diventeranno di serie tra qualche anno; dal punto di vista giornalistico ci sarebbe molto da raccontare, il pubblico potrebbe ammirare qualcosa di davvero unico e i costruttori avrebbero modo di mostrare la fantasia di ingegneri e designer, magari sfruttando l’occasione per ottenere dei feedback dagli utenti e dagli addetti ai lavori su progetti “coraggiosi”, che quasi mai arrivano alla produzione di serie.
Invece stiamo parlando di un Intermot fantasma, un piccolo antipasto prima di EICMA, l’unica vera fiera dedicata al motociclismo che ha ancora senso di esistere.
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