GP Austria, Brivio: “Ai Ogura? Una nostra scelta”

GP Austria, Brivio: “Ai Ogura? Una nostra scelta”© Luca Gorini

“Nessuna richiesta o pressione da Dorna per un pilota americano” dice il team manager di Trackhouse Racing Aprilia in merito alla scelta del giapponese per il prossimo anno

16.08.2024 ( Aggiornata il 16.08.2024 11:25 )

Parla il Team Manager di Trackhouse Racing Aprilia dopo la scelta di ingaggiare il giapponese Ai Ogura per il prossimo biennio in MotoGP al fianco del confermato Raul Fernandez.

E’ sempre difficile prendere delle decisioni – esordisce Brivio – quando hai diverse opzioni, devi prendere una decisione. La prima difficoltà era quella di scegliere di confermare Oliveira o cambiare. Non abbiamo niente contro Miguel, è un gran pilota, di gran talento, gran lavoratore. Ha un potenziale migliore da un’altra parte rispetto a quello che possiamo dargli oggi. Quando abbiamo preso la decisione di cambiare, abbiamo scelto un’altra direzione che è quella di puntare su un giovane talento per iniziare un nuovo progetto e prendere quello che pensiamo possa essere un gran pilota per la MotoGP che è Ai Ogura. E ogni decisione è difficile, c’era una sola sella e abbiamo preso questa decisione.” 

Brivio tra la scelta di Ogura e quella mancata di Joe Roberts


La scelta di prendere Ai Ogura è in controtendenza con quella che molti si aspettavano, ovvero Joe Roberts, americano, in un team americano. “Abbiamo sempre detto che ci avrebbe fatto piacere avere un pilota americano in un team americano. Joe Roberts era nella nostra lista e lo abbiamo considerato, poi abbiamo fatto delle valutazioni più sul lato sportivo, professionale e di performance. Il risultato di questa scelta, giusta o sbagliata che sia, si avrà tra due anni. Dovevamo prendere una decisione, fatte le valutazioni e le analisi abbiamo deciso che Ogura fosse il pilota ideale per il nostro progetto, senza guardare il passaporto.”

Su Ogura aggiunge: “Gli abbiamo chiesto se fosse disponibile e ci ha risposto avrebbe considerato la nostra opzione. Abbiamo continuato a parlare e abbiamo finalizzato l’accordo.”

Poi sul passaporto spiega: “E’ una nostra valutazione, nessuno la conosce. Apprezziamo quello che sta facendo Ai in questo campionato, ha vinto delle gare, ha una ottima resilienza, non parte benissimo ma poi recupera, non molla mai. Pensiamo che il suo stile si possa adattare alla MotoGP. Per ragioni come queste l’abbiamo vista come la scelta migliore. E’ chiaro che i frutti si vedranno tra due anni, sono fiducioso.” 

Su Roberts aggiunge: “Ho parlato con Joe, sono stato in contatto con John Hopkins il suo manager e tutto il team. Sarebbe stato bello avere un pilota americano ma abbiamo guardato la totalità del progetto.

Brivio ed il team Trackhouse come Junior Team


Con l’ingresso di Ai Ogura dal 2025 in coppia con Raul Fernandez, Trackhouse diventa uno junior team ma non nel modello di Pramac di allevare giovani per il team ufficiale ma uno junior team perché è un progetto giovane. “Trackhouse è uno junior team non perché alleva giovani piloti ma perché giovane il team. Questa scelta va in questa direzione, siamo un progetto giovane, abbiamo iniziato quest’anno e questo è un anno di apprendistato. Dobbiamo capire la MotoGP, in quale direzione andremo, quali sono i nostri obiettivi e la nostra ambizione, il nostro futuro, ecc. Abbiamo Raul che è giovane ma ha già tre anni di esperienza in MotoGP, iniziamo un progetto con Ai Ogura che sarà un rookie l’anno prossimo, anche il team è giovane. Questa scelta va nella direzione di un progetto completo, un team giovane che deve crescere e trovare la sua posizione nel campionato, cercare di stabilirsi tra i migliori team del campionato. Due piloti giovani, un team giovane, tutti insieme per lavorare e crescere il più possibile.”

Il Brivio-pensiero tra il parere di Aprilia e quello di Dorna


La scelta di prendere Ogura è stata tutta di Trackhouse, nonostante Aprilia volesse che il team americano si tenesse Oliveira anche per il 2025. “Abbiamo parlato con Aprilia, erano a conoscenza ma è stata più una scelta nostra che di Aprilia nel caso di Ogura. Rivola era felice di tenere Oliveira, c’è stato un dilemma visti i cambiamenti nei team ufficiali. Sarebbe stato un bene tenere sia Raul che Miguel perché conoscono la moto. Ad oggi solo Raul conosce la moto, era una cosa sulla quale abbiamo discusso e pensato. Aprilia avrebbe preferito tenere Oliveira per la stabilità del team perché era il pilota che ha iniziato questo progetto ma comunque sapevano cosa stava succedendo." 

Su Dorna spiega: “Sapevamo che Dorna sarebbe stata più contenta con Joe Roberts, sappiamo quanto sia importante un americano per il campionato ma abbiamo preso la nostra decisione. Dorna dovrebbe comunque essere contenta perché arriva in MotoGP un prodotto della Asia Talent Cup, non ci ha fatto nessuna pressione o richiesta specifica, nonostante un americano sia importante per il campionato.”

Brivio e i paragoni con le scelte dei piloti Suzuki


La situazione attuale del team Trackhouse Aprilia con due piloti giovani nel 2025 ricorda molto quella dei tempi di Suzuki quando il team manager ha preso prima Vinales affiancandolo ad Espargarò e poi Rins vicino a Iannone. “Non ci sono similitudini con le scelte di quando ero in Suzuki, ognuno ha una propria storia. Quando abbiamo scelto Maverick, era partito forte in Moto2 vincendo la seconda gara ad Austin; Rins ha sempre lottato per il titolo nelle categorie minori finendo sempre in top 3; Joan Mir ha vinto 11 gare in Moto3, è un vincente. Si vede sempre qualcosa e si cerca di svilupparlo. Avere un rookie in squadra non è facile, l’anno prossimo lo sperimenteremo senza farci aspettative su Ogura lasciandolo divertire e guadagnare esperienza, cercando di vedere sempre dei lampi nel primo anno per poi capitalizzare nel secondo e terzo anno.

Poi aggiunge: “C’è sempre un pericolo dietro l’angolo quando si è un team indipendente perché la situazione è diversa. Al tempo eravamo un team ufficiale e potevamo sviluppare i piloti ufficiali per il futuro. Adesso che siamo un team indipendente siamo in pericolo perché se Raul e Ai si dimostrano buonissimi piloti qualcuno nel 2027 ce li può soffiare. Sappiamo che è un programma a medio termine ma ne conosciamo i rischi. Cerchiamo di costruire un bell’ambiente, rendere la moto competitiva e convincere Raul ed Ai a stare con noi il più a lungo possibile. E’ una grande sfida, perché quando un team ufficiale chiama non si può dire di no.” 

Il Brivio-pensiero sui problemi di comunicazione con Ogura ed il lavoro di preparazione


Una delle chiavi della prossima stagione saranno la comunicazione ed i feedback che riuscirà a dare Ogura quando proverà la moto. “Fortunatamente ho abbastanza esperienza con i giapponesi. Penso che non avrò problemi di comunicazione con Ai. Ho passato tanto tempo con i giapponesi, sia aziende che ingegneri, è incredibile lavorare con loro. Sinceramente sono felice di lavorare con un pilota giapponese.”

Sul programma di integrazione di Ogura alla MotoGP dice: “Non c’è stato il tempo di discutere un programma. C’è stato l’accordo ma abbiamo parlato con il suo manager per discutere del contratto e delle condizioni. Ogura al momento è concentrato sulla Moto2, lavora con il suo team per vincere il Mondiale, non voglio mettergli ulteriore pressione, deve rimanere concentrato fino alla fine. Più avanti parleremo di questi aspetti.

Poi aggiunge: “Dovrà lavorare in un ambiente più complesso, quindi, dovrà dare molti più feedback perché una MotoGP è più complessa di una Moto2. Abbiamo visto tanti piloti arrivare dalla Moto2 ed adattarsi in fretta alla MotoGP.” 

Brivio su BMW e i dati Suzuki


Nel paddock di Silverstone sono circolate voci sulle intenzioni di BMW di comprare i dati di Suzuki del 2022 in ottica 2027. “Ho letto questa notizia ma penso sia difficile da credere dal mio punto di vista. Suzuki si è ritirata nel 2022 e se BMW vuole usare questi dati per il 2027 c’è ancora tanto tempo. Penso però che BMW abbia così tanta esperienza da poter sviluppare un progetto per conto proprio. Per arrivare in MotoGP credo che debbano allargare il reparto corse della SBK, aumentare le persone e le risorse e partire da lì. BMW ha iniziato a produrre moto nel 1920 quindi penso abbia le conoscenze giuste.”

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