Marquez in Ducati accanto a Pecco: cosa c’è dietro la decisione

La casa di Borgo Panigale pare aver scelto: sarà l’otto volte iridato a guidare la “rossa” accanto a Bagnaia, una scelta che ha spinto Jorge Martin in Aprilia

04.06.2024 09:52

Ducati era consapevole che con così tanti top rider che ambivano alla sella ufficiale qualcuno sarebbe rimasto scontento e si sarebbe accasato altrove. Così è stato, nel weekend del Mugello dovrebbe essersi consumata la decisione finale: Marquez in rosso e Martin in Aprilia.

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Ducati, scelte sportive e di marketing

Alla fine del weekend del Mugello sarebbe arrivata la scelta di Ducati: tanti saluti Jorge Martin, che si accasa in Aprilia, e benvenuto Marc Marquez. Una scelta che (condivisibile o meno) potrebbe essere letta sotto diversi aspetti che siano essi sportivi o di puro marketing. Provando ad accontentare tutti, Ducati rischierebbe di non accontentare se stessa: il leader del mondiale Jorge Martin ha firmato per Aprilia, Enea Bastianini stando al suo manager Carlo Pernat si sarebbe già accasato in Tech3 con una KTM ufficiale e in tutto questo a quanto pare Marquez non ha ancora posto la propria firma sul contratto che lo legherà alla casa di Borgo Panigale. Ducati ora sembra quasi obbligata ad accettare le condizioni dell’otto volte campione del mondo e probabilmente le sue parole alla vigilia del weekend del Mugello dove chiudeva la porte a Pramac erano un’ulteriore prova di forza del pilota di Cervera. Marc Marquez è consapevole della propria forza come ne è consapevole Ducati, per questo la casa di Borgo Panigale non può permettersi di perderlo. Marc Marquez, non ce ne vogliano i vari Bagnaia, Quartararo e Mir anche loro campioni del mondo, è il pilota più titolato di questi ultimi 15 anni di MotoGP. Oggi Ducati Corse guidata dall’Ingegnere Gigi Dall’Igna, probabilmente il miglior tecnico di questi ultimi anni, non può che volere i migliori piloti sulla sua moto. Un’accoppiata quella formata da Marquez e Bagnaia che non solo a livello sportivo sarebbe fantastica, il team Lenovo Ducati avrebbe in squadra 8 degli ultimi 11 campioni MotoGP (9 in 12 se Pecco o Marc vincessero il titolo 2024) ma che sarebbe spendibilissima anche a livello d’immagine.

È innegabile, avere Marc Marquez un otto volte iridato nel team ufficiale è una mossa che a livello di marketing gioverebbe non poco alla casa di Borgo Panigale. Avere la possibilità di portare Marquez alla conquista del nono titolo mondiale è un’occasione irrinunciabile. Marc inoltre sarebbe facilmente spendibile con gli sponsor, è il pilota in attività con più seguito sui social e ha già dimostrato nei suoi anni da ufficiale HRC di essere un perfetto uomo immagine per una casa. Ciò non si può forse dire di Jorge Martin che in questa situazione non c’è mai stato e che anche in queste settimane di trattative è stato quello meno incisivo nelle dichiarazioni.

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Pecco e Marc il presente, Aldeguer il futuro

Con il contratto rinnovato ad inizio stagione a Francesco Bagnaia, Ducati si era blindata il due volte iridato MotoGP fino a fine 2026. Tra i ragionamenti che potrebbero aver spinto Ducati a scegliere di affiancare il più maturo Marc Marquez a Bagnaia anziché Jorge Martin potrebbe anche esserci una valutazione tra prestazioni e carta d’identità. Marquez con i suoi 31 anni è il pilota Ducati più anziano mentre la differenza d’età tra Pecco e Martin è di un solo anno. Poco, praticamente nulla nell’arco di una carriera di un pilota, le carriere dei due saranno sempre una accanto all’altra e così Ducati ha scelto Bagnaia, già due volte iridato MotoGP, ritenendolo migliore di Martin ed in grado di continuare a batterlo in sella alla Desmosedici GP. Mentre per quanto riguarda Marc, Ducati si assicurerebbe un “secondo” pilota che non ha bisogno di presentazioni, già oggi è in piena lotta per il mondiale nonostante utilizzi la GP23 e ancora debba prendere completa confidenza con la moto dopo una intera carriera in Honda. Avere la moto ufficiale nel team migliore in questo momento della MotoGP garantirebbe a Ducati di avere fin da subito due piloti in grado di uccidere, sportivamente, il campionato nei prossimi due anni. E il futuro? Beh, Ducati ha giocato d’anticipo assicurandosi le prestazioni di Fermin Aldeguer che nei prossimi due anni potrà crescere, lontano dai riflettori che saranno sicuramente rivolti alla coppia ufficiale, e dal 2027 Ducati potrà puntare anche su di lui come rivale di Pedro Acosta per quando i vari Bagnaia, Marquez & Martin avranno lasciato strada alla generazione Z.

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