Il pilota romano chiude la gara al settimo posto alle spalle del connazionale Morbidelli mentre Bezzecchi non va oltre una tredicesima posizione finale
Ennesimo weekend in chiaro-scuro per i ragazzi del Pertamina Enduro VR46 Racing Team. Al doppio settimo posto di Fabio Di Giannantonio tra Sprint e gara lunga fanno da contraltare le difficoltà di un Marco Bezzecchi che sembra non essersi per nulla adattato alla GP23, al contrario del compagno di squadra che se l’è cucita addosso molto bene ed è risultato il secondo pilota al traguardo con quella moto.
L’uomo della provvidenza per il team guidato da Alessio Salucci è ancora una volta lui, Fabio Di Giannantonio, entrato in squadra in questa stagione e capace, dopo un inizio in salita con tre ritiri nelle prime tre Sprint stagionali, di trovare la quadra ed essere costantemente in top 10.
Marco Bezzecchi dal canto suo sembra proprio non essersi trovato con la GP23. Il podio di Jerez è stata una mera illusione del fatto che il Bez avesse risolto i suoi problemi con la moto ma i risultati delle gare successive hanno fatto ripiombare il riminese nelle difficoltà di inizio stagione.
Scorrendo la classifica iridata, dopo i Fantastici 4 Martin, Bagnaia, Marquez e Bastianini, la seconda GP23 in lista è proprio quella di Fabio Di Giannantonio, nono assoluto e ad una manciata di punti dalla settima posizione di Brad Binder. E considerando che nelle stesse gare dello scorso anno aveva collezionato solamente 28 punti, il salto di categoria è enorme per il pilota romano.
“Sono contento – dice Di Giannantonio – perché abbiamo fatto una super gara. Al Mugello si può superare, ci sono tanti posti dove farlo ma non è facile con queste gare tirate e dove si va tanto forte. Una ottima settima posizione partendo quattordicesimo, ho fatto sette sorpassi, siamo orgogliosi, la moto era ottima in gara. Stiamo andando forte, siamo sempre lì davanti, ci manca quel qualcosa per stare con i migliori o ci manca un weekend nel quale entriamo davvero in Q2, trovare il set up giusto e lavorare come fanno quelli veri, però siamo vicini.”
Poi aggiunge: “Quando non si mettono insieme tutti i pezzi è anche colpa mia, colpa della squadra inteso come me e la squadra insieme, per esempio la scivolata di Barcellona nelle libere, o non essere entrato qui in Q2. Mi rimprovero queste cosettine che non mi permettono di essere davanti. Bisogna che miglioriamo sia io che la squadra, siamo un pacchetto forte a prescindere. Mi sento uno di quelli veri ma ho bisogno di fare risultati veri, mi sento forte, posso fare gare insieme a Martin, Enea, Pecco e Marquez come nelle altre categorie in passato, sto crescendo tanto, mi sento forte, stiamo lavorando, con VR stiamo facendo un bel percorso.”
Il podio della gara lunga di Jerez alla lunga si è rivelato abbastanza un fuoco di paglia per Marco Bezzecchi, ritornato alle croniche difficoltà in Francia e proseguite sia a Barcellona che anche al Mugello, non riuscendo ad andare oltre una tredicesima posizione in gara. La forbice in classifica tra Bez e Diggia si allarga a favore di quest’ultimo.
“Un’altra giornata difficile – ha commentato Bezzecchi – è andata così. Da stamattina avevo uno strano feeling con la frizione, non sono riuscito a partire come ieri né nelle prove di partenza del warm up e né nella partenza vera. E’ una cosa che succede spesso con la nostra moto e purtroppo non riusciamo a capirne il motivo, questo è stato una parte dei problemi in gara perché ero molto indietro. Ho fatto il massimo che potevo fare, ho raccolto informazioni importanti.”
Sul test di domani e i problemi da risolvere dice: “Mi concentro sull’unico problema da risolvere che ho sempre dappertutto, il sottosterzo a centro curva. Non riesco a far girare la moto, finisco la gomma davanti subito. Barcellona e qui a livello di usura sul davanti sono molto severe, io che la usuro anche dove non è molto severa perché non riesco a far girare la moto, qua soffrivo particolarmente. E’ un problema che ho sempre e con le gomme nuove è peggio. Abbiamo stravolto la moto 50 volte, il setting di base non è male, sono forte in staccata da dritto, riesco a fare bei sorpassi, non ho problemi in trazione, il centro curva è il punto dove perdo di più rispetto agli altri piloti Ducati. Siamo migliorati tantissimo rispetto ai primi test, un bel podio a Jerez con una gara senza errori, due errori grossi a Le Mans quando potevo portare a casa dei bei risultati, qui tanta fatica però abbiamo migliorato con le gomme nuove, la gestione della gomma posteriore è buona.”
Sulla presenza di Valentino nel weekend spiega: “E’ stato tanto tempo con me nel box e fuori in questi giorni, non mi ha dato un consiglio in particolare, mi sta vicino e mi dà supporto, guardiamo i dati insieme spesso, cerca di far tutto il possibile per aiutarmi, è un grande amico, riesce a strapparci un sorriso quando le cose non vanno, è una persona carismatica che trasmette positività. Sarebbe bello averlo sempre qui con noi ma ha tanti impegni.”
Sugli obiettivi per le prossime gare ammette: “Vorrei tornare a lottare per il podio, penso di potermela giocare ma non è mai facile. Voglio almeno lottare per potercela fare, poi faccio quinto o sesto ma almeno sono lì che me la sto giocando, fare una gara come oggi invece è faticoso.”
Infine dice da dove sono iniziati i problemi e l’impossibilità attualmente di vincere con la moto vecchia: “Ho accusato tantissimo la nuova costruzione delle gomme, da lì sono iniziati i problemi. La moto non è tanto diversa da quella dell’anno scorso, la più grande differenza di quest’anno sono le gomme nuove. Credo che si possa lottare per fare delle belle gare, gli altri piloti sono stati più veloci di me. Marc ha lottato per la vittoria a Jerez e Le Mans è andato molto forte e anche a Barcellona ha fatto delle belle gare. Non è facile ma la possibilità c’è, bisogna cercare di sistemarsi e fare un weekend fatto bene dall’inizio alla fine.”
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