Bagnaia vs Marquez: orgoglio ed imprudenza

Bagnaia vs Marquez: orgoglio ed imprudenza© GPAgency

Lo zero di Portimao a fine stagione potrebbe pesare per Marc ma soprattutto per Bagnaia che ha in Martin un rivale più maturo

25.03.2024 17:21

Il mondiale è solo all’inizio, tra Sprint e gara sono stati assegnati solo 74 dei 777 punti disponibili nella MotoGP 2024. Inutile fasciarsi la testa prima ancora di essersela rotta dunque, però quanto successo nelle prime due gare merita un’analisi più approfondita del comportamento di Francesco Bagnaia, Marc Marquez e anche di Jorge Martin.

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È casa mia e qui comando io

Dopo aver conquistato il primo titolo MotoGP nel 2022, Francesco Bagnaia si è confermato Campione del Mondo anche nella passata stagione e forte del rinnovo appena firmato con Ducati Corse si sente, con buona ragione, il pilota da battere. Pecco ha dietro di se tutto l’apparato Ducati che ovviamente non può che difendere il piemontese ma la manovra la manovrà potrebbe essere pagata a caro prezzo. Bagnaia negli ultimi giri di gara, dopo esser stato passato da Pedro Acosta, è stato lasciato al palo dal rookie spagnolo che ha preso margine lasciando il due volte campione del mondo MotoGP nel mirino anche di Marc Marquez. Lo spagnolo che aveva fin li gestito egregiamente la gomma nel finale stava iniziando ad essere sempre più veloce e insidioso per Pecco, fino all’attacco prima in curva 13 a cinque passaggi dal termine e poi a quello decisivo in curva 5 che ha posto fine alle ostilità in Algarve e aperto quelle mezzo stampa.

Ognuno dei due da la colpa all'altro ma come ha correttamente detto Marc Marquez: “Ovviamente non possiamo essere d’accordo, non è mai successo che due piloti un’ora dopo un incidente lo siano”. Lo spagnolo che si sente privato del secondo quarto posto in due gare ha fatto notare come il ritmo dei due nel finale di gara fosse molto differente e che se anche Pecco fosse riuscito a resistere all’attacco in curva 5, sarebbe ripassato da li a poche curve. Riguardando il finale di gara si può vedere chiaramente Marc essere molto più veloce di Pecco in ogni tratto della pista ad eccezione del rettilineo finale dove la Desmosedici GP24 mostra una netta superiorità nei confronti della GP23 di cui è munito Marc Marquez che nemmeno con la scia riusciva ad impensierire il campione in carica della MotoGP. L’estrema resistenza di Francesco Bagnaia agli attacchi di Marc Marquez più che il voler conservare due punti (in realtà in quel momento solo uno visto che Vinales era ancora in pista e la differenza tra il quinto ed il sesto posto è di una sola lunghezza) è sembrato questo: visti ormai lontani Jorge Martin ed Enea Bastianini con le Desmosedici GP24, Pecco non voleva farsi passare anche dallo spagnolo con la GP23 dopo che già nella Sprint il pilota Gresini Racing aveva chiuso come miglior pilota Ducati.

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Martin usa la testa e ringrazia

Che Francesco Bagnaia e Jorge Martin nella corsa al titolo mondiale 2024 se la dovranno vedere anche con Marc Marquez a questo punto è ormai cosa certa. Magari lo spagnolo non sarà il corsa effettivamente per il titolo (anche se senza lo zero oggi sarebbe a solo -20 da Martin) ma sarà sempre tra i migliori e sarà un avversario da battere ad ogni gara. Jorge Martin lo ha scoperto nella Sprint dove ha subito lo stesso attacco da parte di Marc Marquez mentre Bagnaia lo ha scoperto domenica, nel peggiore dei modi. Il pilota Prima Pramac Racing lascia il Portogallo da leader del campionato anche perché ha saputo gestire la propria esplosività nei momenti delicati come in Qatar quando piuttosto di provare ad attaccare Brad Binder si è accontentato del terzo posto. Quello che ha preso il via alla MotoGP 2024 è uno Jorge Martin diverso rispetto a quello della passata stagione. Lo spagnolo sa che il titolo MotoGP non è uno sprint ma una maratona, a maggior ragione ora con 42 via tra Sprint e Gara, ed a festeggiare a Valencia potrebbe essere il più costante. Il campionato è ancora ovviamente aperto ma Francesco Bagnaia, Brad Binder, Maverick Vinale e ovviamente anche Marc Marquez: tutti pretendenti alla corona di campione del mondo hanno già fatto segnare uno zero mentre Jorge Martin ringrazia e allunga.

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