GP Olanda, Bezzecchi: “Vale non mi disse di non andare in Pramac”

GP Olanda, Bezzecchi: “Vale non mi disse di non andare in Pramac”© Luca Gorini

Marco arriva ad Assen pochi giorni dopo l’annuncio della firma con la casa di Noale per il prossimo biennio: i ringraziamenti a Valentino e le motivazioni della scelta

27.06.2024 ( Aggiornata il 27.06.2024 18:30 )

Ad Assen Marco Bezzecchi ha dei ricordi dolcissimi, dal primo podio in MotoGP nel 2022 alla vittoria nella Sprint dello scorso anno, nel 2024 ci arriva forse in uno stato di forma meno brillante ma con la certezza che il prossimo anno sarà un pilota ufficiale Aprilia.

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Ad sempre Assen belle gare

Per Marco Bezzecchi la pista di Assen porta alla memoria come detto poco fa ricordi positivi, non c’è momento migliore allora nel campionato per arrivarci: “Questa pista è fantastica per me, mi piace un sacco girare qui, ci sono delle curve che amo davvero. Negli ultimi anni me la sono cavata bene qui, spero di cominciare bene il weekend e di portare a casa un buon risultato dopo questa piccola pausa in cui sono riuscito a ricaricare un po’ le batterie. Spero che potremo fare un buon weekend”.

Lunedì l’annuncio da pilota ufficiale dopo due stagioni di apprendistato in VR46: “È il sogno di tutti i piloti diventare un pilota Factory, il mio obiettivo era quello di crescere, di migliorare le mie competenze e la mia esperienza in motogp e poi diventare un pilota ufficiale che rappresenta il brand per cui corre. Ho avuto la possibilità di farlo e per me è stata la scelta migliore che potessi prendere”.

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La scelta di non andare in Pramac

Nella passata stagione Marco Bezzecchi avrebbe potuto lasciare la famiglia VR46 per accasarsi in Pramac con una Desmosedici GP24, e probabilmente l’inizio di stagione sarebbe stato assai diverso, però smentisce chi dice che fu Valentino a convincerlo a non andare nel team di Campinoti: “L’anno scorso non mi ha detto “stai con noi non andare in Pramac”, mi ha fatto un’offerta e io ho scelto di restare, così come ho fatto quest’anno. Gli ho chiesto consigli ed ero certo che potesse capirmi perché sono certo che si sia trovato anche lui in situazioni così nella sua carriera e che potesse capire pienamente la mia decisione. È stato un momento difficile perché io mi trovo benissimo con il team ma sogno questo fin dall’inizio della mia carriera in moto e questo era il mio obiettivo da raggiungere quindi era felice per me”.

Il passaggio in un team Factory, cambierà anche il lavoro all’interno del box, fino ad ora Marco nei test ha sempre detto di non avere molte cose da provare mentre dall’anno prossimo questo cambierà: “È difficile da dire perché sarà la mia prima esperienza di questo tipo e potrò rispondere a questa domanda solo in futuro. Essere in un team ufficiale è diverso ho molti amici che lo sono già come Pecco, Luca e Franco e parlando con loro ho scoperto tante cose. Ma non so realmente il lavoro che farò ma sono curioso di scoprirlo”.

Tronando infine sulla possibilità di cambiare squadra lo scorso anno e la diversa proposta che gli ha fatto Aprilia fino al chiarimento con Valentino Rossi: “L’anno scorso ho avuto la possibilità di cambiare ma poi ho deciso di restare nel team VR46 perché se avessi deciso di cambiare avrei cambiato solo per un team ufficiale. Ducati mi aveva proposto di andare in un team satellite con supporto ufficiale, un ottima offerta ma mi sentivo bene con il team VR46. Quest’anno è stato diverso perché ho potuto cambiare per un team ufficiale, questo è stato alla base della mia decisione. Certo con Valentino siamo tristi e ne abbiamo parlato tanto in questi giorni, ci siamo visti lunedì per la partita dell’Italia ed è il giorno in cui era uscita la notizia e così ne abbiamo parlato ed ha capito tutto. È stato veramente come un buon vecchio”.

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