Sconfissi Giacomo al Paul Ricard, nel giorno in cui debuttai nel Mondiale con due successi. Batterlo era speciale, io tifavo Saarinen perché rappresentava il nuovo contro il vecchio, e quanti scherzi ho fatto a “Mino”, come con quelle due ragazze genovesi... I duelli con Villa a Spa e Roberts a Daytona, la fedeltà a Ippolito, il mio improbabile esordio a 16 anni, quando dovevo fare soltanto lo spettatore: vi racconto la mia storia da enfant prodige