I risultati di Vierge e soprattutto Lecuona sul finire della stagione incoraggiano l’HRC, che tuttavia resta distante dal vertice. In attesa di novità
Avanti a piccoli passi. Se in MotoGP lo scenario della Honda appare ancora buio e senza una reale luce in fondo al tunnel, in Superbike invece i motivi per credere in una risalita sembrano esserci, all’interno di un progetto comunque in netto ritardo rispetto alle aspettative. Ma quantomeno il podio dell’Estoril e le Top 5 di Cremona e Jerez, tutto a opera di Iker Lecuona, hanno permesso alla Honda di approdare all’inverno con un po’ di sapore dolce in bocca, per mitigare la quarta stagione consecutiva chiusa all’ultimo posto del Mondiale costruttori.
Riavvolgendo il nastro di qualche anno, la Honda è tornata in Superbike – in forma ufficiale – nel 2020 con l’obiettivo di primeggiare, ma questo non è mai accaduto, anzi, in questo lustro non è arrivata una singola vittoria, obiettivo per la verità nemmeno sfiorato. E dire che il biglietto da visita era stato l’ingaggio di Alvaro Bautista, capace di andare tre volte a podio tra il 2020 e il 2021, cifre che impallidiscono di fronte al successivo biennio dello spagnolo da campione del Mondo con la Ducati.
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