Portimao: l’analisi delle criticità per la SBK

Portimao: l’analisi delle criticità per la SBK© GPAgency

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul tracciato dell’Algarve, dove nel fine settimana si svolgerà il settimo appuntamento del Mondiale

06.08.2024 ( Aggiornata il 06.08.2024 15:51 )

Dopo una breve sosta con l’intermezzo del WDW per i piloti Ducati, ritorna un Mondiale SBK che forse non ha quasi più nulla da dire per la lotta al titolo, con un Toprak Razgatlioglu quantomai lanciato verso il suo secondo alloro iridato grazie ad una BMW super competitiva.

Portimao diventa quindi per il turco un terreno di caccia favorevole e dove vendicarsi delle tre gare dell’anno scorso, perse proprio sul filo di lana contro un Bautista che ad oggi sembra essersi arreso all’evidenza della superiorità del mezzo dell’avversario e frenato da una zavorra che ne limita la guida e la frenata.

La novità di quest’anno del round portoghese è una sorta di Racing Night, con le gare lunghe di sabato e domenica che si disputeranno alle 19 ora italiana, quindi verso il tramonto del sole.

Non tutti sanno che…

La storia del round portoghese è abbastanza particolare: infatti entra ed esce dal calendario più volte nel corso degli anni. Debutta nel 1988 con la pista di Estoril, esce per poi rientrare nel 1993. Da lì il nulla fino al 2008 quando è Portimao ad ospitare nuovamente il round portoghese fino al 2015; poi nuovamente nulla fino al 2020. Dal 2020 al 2022 coabitano Estoril e Portimao per via della pandemia da Covid-19. 

Storia e caratteristiche del tracciato di Portimao


Il complesso dell’Autodromo Internacional do Algarve (che comprende la pista in sé, la pista da go-kart, uno sterrato per l’off road, un hotel, un complesso di appartamenti, un centro tecnologico ed un centro sportivo) è stato inaugurato nel novembre del 2008.

Il tracciato, lungo 4,59 km e con una sede stradale larga 18 metri, consta di un rettilineo principale di quasi 1000 metri (970 metri per la precisione) che termina con una staccata in picchiata verso il complesso delle prime curve. Viene soprannominato “rollercoaster” non a caso, è un saliscendi continuo ed è caratterizzato anche da due “picchiate” cieche molto simili tra loro (la prima verso curva 9, la seconda verso curva 12). Le curve del tracciato portoghese sono in totale 15, 6 a sinistra e 9 a destra con un lungo curvone verso destra che immette, leggermente in salita, sul lungo rettilineo.

I tratti caratteristici del tracciato portoghese


I punti di frenata più difficili del tracciato portoghese sono: curva 1, si arriva in picchiata dal rettilineo ed è facile sbagliare il punto di frenata per l’inserimento della prima delle due destre; curva 5, un tornante verso sinistra in contropendenza in discesa dove è facile perdere l’anteriore della moto (Rins ne sa qualcosa, nel 2021 cadde proprio in quel punto mentre seguiva Quartararo); curva 10-11, un altro tratto che mette in crisi l’anteriore della moto (Zarco ha perso l’anteriore della sua Ducati in questo tratto dopo il sorpasso subito da Bagnaia), cambio veloce di direzione uscendo dalla picchiata della 9 per poi frenare a moto dritta e fare la 11.

I punti invece dove poter superare sono: staccata di curva 1, anche se è molto facile subire un controsorpasso se non si chiude bene la traiettoria; staccata di curva 5, anche se bisogna calibrare bene la frenata per non perdere l’anteriore sugli avvallamenti; tratto 10-11 se si esce bene dalla 9 si può portare un buon attacco in quel punto; curva 13, la sinistra lenta nel T3 del tracciato. Azzardato invece pensare di portare l’attacco alla 14, comprometterebbe la percorrenza della 15 la lunga curva finale che immette sul traguardo.

Statistiche e record del round portoghese


Come detto in precedenza, il round portoghese entra nel calendario nel 1988. Contando quella di quest’anno, in totale sono appena 17 le edizioni della gara in terra lusitana, disputate sui tracciati di Estoril (5) e Portimao (12).

Il primo round portoghese del Mondiale risale all’11 settembre 1988 sul tracciato di Estoril: pole di Stephane Mertens, vittoria in gara-1 di Davide Tardozzi ed in gara-2 dello stesso Stephane Mertens. 

La prima gara disputata a Portimao risale al 2 novembre 2008, ultimo atto di quella stagione dominata da Troy Bayliss: pole e doppietta (vittorie numero 51 e 52 della carriera) dell’australiano alla sua ultima gara in carriera in SBK

Per quanto riguarda l’edizione dello scorso anno: tripletta di Alvaro Bautista davanti a Toprak Razgatlioglu bruciandolo sempre sul rettilineo principale nel finale di gara

Orari SBK Portimao

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