Il futuro di Toprak ora è un rebus: punta la MotoGP, ma solo “in accordo con BMW”

Il futuro di Toprak ora è un rebus: punta la MotoGP, ma solo “in accordo con BMW”© GPAgency

Il chiarimento di Sofuoglu: "Vuole la MotoGP ma senza rovinare i rapporti con la casa". Il miracolo con BMW ha messo fretta al turco, che ora scalpita pensando al prossimo passo

25.06.2024 ( Aggiornata il 25.06.2024 17:01 )

Pensare in grande è nel destino dei vincenti, ed il duo rappresentato da Toprak Razgatlioglu e Kenan Sofuoglu sta decisamente rispettando tale adagio. A tanti del resto piacerebbe vedere Toprak sfidare i piloti della MotoGP, e quella porta che sembrava essersi chiusa l’anno scorso, con i famosi strascichi del test di Jerez con Yamaha decisivi per la separazione tra il turco e la casa di Iwata, sembra esserci invece riaperta. Anche se è francamente difficile capire quanto.
 
Gli ultimi giorni del resto sono stati a dir poco caotici per il clan turco, finito sulle prime pagine per le dichiarazioni di Sofuoglu, secondo il quale “Toprak è pronto a lasciare BMW per la MotoGP”. Parole che sono risuonate come una chiara dichiarazione d’intenti, smussata però solo pochi giorni dopo, quando lo stesso manager turco ha precisato come il suo assistito “andrà in MotoGP nel 2025 solo se BMW sarà d’accordo”.

Razgatlioglu ed una fretta comprensibile

Nella sostanza dunque il futuro di Toprak non pare essere mutato dall’oggi al domani, perlomeno dal punto di vista pratico. Immaginare un passaggio del turco in MotoGP nel 2025 del resto appare complicato, anche solo per ragioni numeriche: esclusa la seconda sella in Yamaha infatti tutte le altre appartenenti a team ufficiali sembrano già occupate. Anche quella di Joan Mir in Honda, la casa che in questi giorni è stata maggiormente accostata a Toprak, con lo spagnolo in procinto di rinnovare con la casa giapponese.
 
Un passaggio in Yamaha di Razgatlioglu appare d’altro canto difficile, in primis per il sopra citato trattamento ricevuto dal turco nel primo vero test in sella ad una MotoGP, definito dallo stesso pilota al tempo “non un vero test, a differenza di quello di Bautista con Ducati”. In quella stessa intervista, rilasciata a Motosprint circa un anno fa, Toprak aveva sottolineato come “se non andrò in MotoGP al termine del biennio con BMW quella porta sarà definitivamente chiusa”.
 
Quello che appare cambiato in Toprak dunque nelle ultime settimane è l’aspetto mentale: la voglia di pensare alla MotoGP è aumentata, così come la consapevolezza che il tempo stia stringendo, e che dunque non sia possibile aspettare il 2027 ed un eventuale ingresso di BMW in MotoGP. La casa tedesca lo sa bene, e crediamo che al di là delle poche righe emesse in risposta ai fatti degli ultimi giorni la paura di perdere il turco sia alta: se prima per il turco la MotoGP era una possibilità, ora che il miracolo in sella alla BMW si sta concretizzando questa è diventata la priorità, e le prime conseguenze sono già arrivate.

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