Razgatlioglu: "Se vincerò con BMW sarò leggenda, lo stesso Martin con Aprilia"

Razgatlioglu: "Se vincerò con BMW sarò leggenda, lo stesso Martin con Aprilia"© GPAgency

L'INTERVISTA - "Non so perchè Ducati non lo abbia scelto già l'anno scorso, spero si adatti in fretta alla nuova moto. Tutti dubitavano di me quando ho scelto BMW, ora non parla più nessuno"

14.06.2024 ( Aggiornata il 14.06.2024 11:23 )

Non serviva una conferma, ma sbarcato a Misano Toprak Razgatlioglu lo ribadisce immediatamente. “Ho voglia di tornare in pista, la pausa è stata troppo lunga e strana. Ci fosse stata in estate almeno saremmo andati in vacanza, ma così non è stato possibile neanche quello”. Del resto l’inizio di stagione è stato dai tratti quasi favolistici per il turco, capace di regalare a BMW il primo podio già in Australia ed il primo successo nel round successivo di Barcellona, dove nemmeno lui aveva tra l’altro mai vinto in passato. Le premesse per volere tornare in fretta in pista dunque non mancavano, tra la voglia di prendersi una rivincita e quella di scrivere la storia.
 
Toprak, quanto è cambiato il tuo mondo in un anno?
 
“L’anno scorso per me non è stata una stagione facile, pur lottando spesso per la vittoria, ma in questa stagione è tutto più semplice con BMW. Dobbiamo ancora migliorare, ma le cose stanno andando nel modo giusto e ne sono felice. L’atmosfera nel box è serena, il che è molto utile”.
 
Senti un senso di rivincita nei confronti di chi l’anno scorso dubitava della tua scelta?
 
“Tutti hanno parlato quando ho scelto BMW, dicendo che la mia carriera era finita e che la BMW poteva solo rompersi e non consentirmi di vincere. Ho creduto però nella casa e parlato tanto con Kenan (Sofuoglu ndr) a proposito di questa scelta: lui mi ha ribadito che a BMW serviva solo il pilota giusto, così ho firmato. Il primo test non è stato facile, sia per i ritardi provocati da Yamaha che per il fatto di aver girato spesso solo: è stato difficile capire se fossi o meno veloce, infatti ero un po’ spaventato, ma nel primo test con gli altri ho Jerez ho capito che la moto aveva potenziale, dovevo solo conoscerla e capirla. A Barcellona non pensavo di vincere invece ci sono riuscito, così tutti hanno iniziato a credere in me e nella moto. Ora non parla più nessuno”.
 
C’è stato un momento, dall’inverno ad oggi, in cui hai sorpreso anche te stesso?
 
“La prima sorpresa è stata la potenza della moto. In uscita dall’ultima curva di Portimao ho sentito tanta potenza, soprattutto in rapporto a Yamaha. Nel 2020 sono partito bene con la R1, salvo poi crollare e fatica a risalire, mentre ora sto crescendo passo dopo passo, il che è molto importante”.
 
Ad inizio anno Bautista e Ducati non ti reputavano forse in grado di lottare per il titolo, ma si sono dovuti ricredere. Pensi di avere ora un vantaggio dal punto di vista mentale?
 
“Non saprei, certamente dietro ai miei risultati c’è un grande lavoro di squadra. Sin dal primo giorno ho cercato di non dire solo “la moto non va” bensì di capire come aiutare la squadra a migliorare: se la moto non mi soddisfa cerco di pensare “hai solo questa moto, meglio dimenticare i punti deboli e concentrarsi su quelli forti”. Credo sia un mio punto di forza attualmente, anche perché aiuta la squadra in certi momenti. Dal punto di vista mentale mi sento ad un livello più alto rispetto al passato, mi sento un Toprak diverso, specie in gara: ora cerco di pianificare il più possibile giro dopo giro, non guido solamente la moto. Ovviamente questo funziona spesso ma non sempre. Lo stile di guida è lo stesso, ma l’aspetto mentale è migliorato”.

Toprak, Martin ed il Ranch

Ducati in MotoGP ha scelto Marc Marquez per il suo team ufficiale. Che ne pensi?
 
“Onestamente non ho capito perché non abbiano scelto Martin, anche se conosco il valore di Marc e so che tutti vogliono rivederlo al più presto al suo massimo. Sono contento per Marquez ma triste per Martin, dato che penso meritasse la sella ufficiale già dall’anno scorso: ha mostrato decisamente il suo potenziale. Sono contento comunque che sia andato in Aprilia, è stata una buona mossa e mi rivedo un po’ in lui: se io vincerò con BMW sarò una leggenda, e lo stesso vale per lui se vincerà con Aprilia. Spero che si possa adattare subito all’Aprilia, in modo da lottare per il titolo. E’ un bravo ragazzo, nonché un amico. Il mercato MotoGP è davvero in fermento: ho letto di Vinales in KTM ed è stata un’altra mossa che mi ha sorpreso”.  
 
Quello che stai facendo tu in BMW assomiglia a quello che ha fatto Rossi con Yamaha nel 2004. Sei d’accordo?
 
“Me lo hanno detto in tanti. Forse le due esperienze si assomigliano, ma per me conta solo vincere il titolo con BMW”.
 
Di recente hai visitato il Ranch di Valentino. Come è stato?
 
“E’ stato piacevole girare, anche se la polvere è stata un po’ un problema e dopo 20 minuti onestamente ho iniziato ad annoiarmi. Sicuramente è un ottimo allenamento, anche se preferisco l’asfalto come terreno dove allenarmi”.

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