L'importanza delle tolleranze | Officina

I pezzi prodotti non sono utilizzabili se le dimensioni reali,
la geometria o la disposizione si discostano da quelle nominali

10.03.2025 ( Aggiornata il 10.03.2025 10:26 )

Pezzi e tolleranze


Lavorando con un’accuratezza di un centesimo di millimetro entrambe le parti accoppiate, possiamo arrivare ad avere uno scostamento di due centesimi rispetto al gioco nominale. È un po’ troppo e per questa ragione converrà dividere entrambe le parti in classi dimensionali. Con la somma delle tolleranze abbiamo a che fare molto spesso. Una tipica conseguenza è la variabilità del rapporto di compressione rispetto al valore nominale. Da cilindro a cilindro ci può essere spesso una differenza di tale rapporto dell’ordine di oltre 0,3. Anche per questa ragione appare logico adottare tolleranze molto ristrette nei motori di prestazioni più elevate. La cosa comporta però un sensibile aumento dei costi di fabbricazione. Va infine detto che, riducendo il numero delle lavorazioni, sono di meno le tolleranze con le quali si ha a che fare. Anche sotto questo aspetto appare dunque vantaggioso realizzare in un’unica fusione il basamento e il blocco cilindri.

Due parole le meritano infine le tolleranze ponderali. Non tutti i pezzi hanno infatti lo stesso peso anche se appartengono a un unico lotto di produzione. Ridurre queste tolleranze è importante ai fini dell’equilibratura nei monocilindrici, ma assume particolare rilevanza nel caso dei policilindrici. Anche qui nelle lavorazioni di grande serie può essere opportuno suddividere i pezzi in classi ponderali.

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