Si parla dell’andamento del pistone, dei gas, della valvola, e dei processi di combustione, solidificazione e raffreddamento
Se tracciamo un segno di riferimento sulla periferia di un disco in rotazione, vedremo facilmente che dopo un giro esso si trova nella stessa posizione nella quale era in partenza. Insomma, ha ruotato attorno a un asse ma non è andato da nessuna parte. E infatti a rigore la sua non è una velocità ma una frequenza. Le dimensioni fisiche (tempo alla meno uno) lo confermano chiaramente. E l’unità di misura è il reciproco del tempo, come dimostrato correttamente dai contagiri di molte auto nelle quali viene indicato che la lancetta mostra i “min-1”.
Nei miei articoli, per ragioni di chiarezza parlo generalmente di giri al minuto (come indicato nei contagiri di quasi tutte le moto) ma in realtà “min-1” sarebbe più rigoroso. Il pistone è collegato all’albero da un sistema biella-manovella.
Note dunque la corsa e la velocità di rotazione, è possibile calcolare con semplicità la velocità media del pistone (che in molti casi costituisce un parametro assai significativo). In realtà durante il funzionamento del motore, anche se il regime di rotazione rimane costante, la velocità del pistone cambia continuamente; per calcolare quella massima istantanea occorre conoscere la lunghezza della biella. In effetti, però, tale valore non ci serve.
La velocità media sarà anche soltanto teorica ma costituisce un ottimo riferimento, di calcolo facilissimo.
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