Parliamo della Rossa tassellata: pensato alla fine del 2016, il progetto ha iniziato a prendere forma e ora è vicino al debutto, atteso nel 2024
Per la Ducati, costruire un progetto Cross ed Enduro non significava soltanto produrre delle monocilindriche.
La Ducati ha dovuto pensare in modo diverso (non avendo mai avuto esperienze importanti del Fuoristrada), inizialmente convincendo tutti i manager che il notevole investimento necessario per un progetto Cross ed Enduro avesse un elevato potenziale di crescita (in questi casi, avere tutto il management che supporta l’operazione è determinante, perché in caso di flop o battute d’arresto, tutti avranno una piccola parte di colpa...), ipotizzando una nuova rete commerciale, adatta a vendere e gestire moto da Fuoristrada e infine costruendo anche un progetto Racing, partendo da zero. Stiamo parlando di un’impresa molto difficile, che non è riuscita all’Aprilia (che aveva più esperienza di Ducati nell’off-road ma ha fatto l’errore di puntare su un progetto fin troppo rivoluzionario) e alla BMW, che ha investito molto denaro, senza ottenere risultati degni di nota.
Chi è un buon osservatore, avrà notato che negli ultimi anni, a livello di comunicazione, la Ducati ha spostato l’attenzione dall’on-road all’off-road (l’operazione di “fuoristradalizzazione” della Multistrada, la versione Desert Sled della Scrambler e, infine, la Desert X, progettata e collaudata anche nei tracciati da Cross), preparando il terreno all’arrivo delle monocilindriche da Cross e da Enduro. Le moto non si sono ancora viste. La Ducati non è stata brava a nasconderle; semplicemente, un prototipo definitivo ancora non esiste. Per essere più precisi, il motore c’è e dovrebbe iniziare i test al banco prova nel mese di settembre. Successivamente, dovrebbe essere montato all’interno di diverse configurazioni ciclistiche, per capire quale sarà la scelta migliore.
Attualmente, la Ducati ha effettuato test strumentali con una Honda CRF 450 R e una KTM 450 SX-F, che probabilmente, con le opportune modifiche, potrebbero essere le basi su cui installare il nuovo monocilindrico.
Per questi motivi, il progetto Ducati Cross (inizialmente, la Casa di Borgo Panigale dovrebbe puntare su questa specialità) non vedrà la luce nel 2023 ma, se tutto andrà secondo i programmi, nel 2024. Dato che per vendere una moto da Cross (che di fatto è una moto da corsa) c’è molta meno burocrazia da rispettare rispetto all’omologazione di una moto stradale (che deve essere targata), il debutto nel 2024 è possibile.
Da fine 2016 al 2024… tanti anni, potrete pensare. In verità non sono molti, se consideriamo che per sviluppare una moto partendo da una base tecnica nota, nella migliore delle ipotesi servono due anni, che diventano facilmente tre, se parliamo di grandi costruttori. La Ducati (e la Triumph, non dimentichiamolo) ha avuto molto coraggio, perché tenterà un’impresa in cui molti hanno fallito.
Presto potremmo vedere i frutti del lavoro che la Ducati ha dedicato al cross e all’Enduro; magari già a EICMA 2022 la Casa di Borgo Panigale mostrerà qualcosa, come aveva fatto con la Desert X, presentata in forma di prototipo, prima del debutto ufficiale.
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