Fuoristrada: alla scoperta del progetto Ducati

Fuoristrada: alla scoperta del progetto Ducati

Parliamo della Rossa tassellata: pensato alla fine del 2016, il progetto ha iniziato a prendere forma e ora è vicino al debutto, atteso nel 2024

08.09.2022 ( Aggiornata il 08.09.2022 17:01 )

Partiamo dal lontano ottobre 2016, quando su InMoto pubblicammo un articolo che spiegava l’esistenza di un progetto della Ducati legato al Fuoristrada.

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Un'idea di Domenicali


Come spiegammo in quel periodo, si trattava di un’idea di Claudio Domenicali, un personaggio che ha la competizione nel DNA e che ha sempre avuto una visione della produzione di serie adatta al marchio e ai numeri di vendita di Ducati (tra le 50.000 e le 60.000 moto prodotte in un anno). Non a caso, da molto tempo Domenicali è al vertice dell’azienda di Borgo Panigale... Alla fine del 2016 il Mondo era abbastanza diverso da quello che conosciamo oggi.

La crisi del settore delle moto sportive era già evidente, da diverse stagioni; nel mercato c’erano le Crossover ma ancora mancavano molte Adventure, il vero anello di congiunzione tra l’on e l’off-road. Grazie a questi prodotti, caratterizzati da ruota anteriore di 21”, distribuzione dei pesi e posizioni di guida adatte anche al Fuoristrada estremo, molti costruttori hanno capito che nei motociclisti era rinata (come negli anni ‘80) la passione per l’avventura, che poi, oggi, viene sintetizzata con il temine “versatilità”.

Le Crossover e le Adventure, infatti, hanno fagocitato il resto del mercato e dal punto di vista tecnico questo fenomeno ha una logica.

Se si può acquistare una moto da oltre 100 CV (per i più esigenti, ci sono proposte anche da oltre 150 CV), in grado di superare agevolmente i 40° di angolo di piega su strada, adatta ai lunghi viaggi e, magari con i pneumatici tassellati (di cui oggi c’è ampia scelta), pensata per affrontare un’impegnativa mulattiera, per quale motivo un cliente dovrebbe prendere in considerazione l’idea di comprare prodotti diversi, magari migliori in un determinato utilizzo ma in generale più difficili da gestire, meno comodi e non in grado di assecondare ogni tipo di fantasia? La risposta a questa domanda è che oggi, razionalmente, non c’è nessun motivo per valutare un acquisto diverso da una Crossover o da un’Adventure, che infatti, in tutte le loro declinazioni (più o meno costose), sono da molti anni al vertice della classifica delle vendite.

Sterrato in crescita


Tutto questo per dire che oggi lo sterrato piace più dell’asfalto. Voi direte… ma la maggior parte delle Crossover e delle Adventure vengono utilizzate su asfalto.

Forse è vero ma evidentemente all’utente piace l’idea di potere affrontare una strada con terra, polvere, rocce e radici, anche soltanto una volta nella vita. Questo nuovo “assetto” del mercato ha portato molti motociclisti a interessarsi e appassionarsi al Racing off-road, specialità di nicchia (in Europa, non negli USA, dove il Supercross è sicuramente più famoso della Velocità), che oggi rappresenta terra di conquista per marchi storicamente legati all’asfalto delle strade e delle piste. Stiamo parlando della Triumph e, ultimamente, della Ducati, che però, come abbiamo spiegato, non ha improvvisato un progetto Cross ed Enduro ma l’ha sviluppato con calma, valutando attentamente pro e contro. Oggi vediamo la punta dell’iceberg ma dietro questo progetto ci sono tanti ragionamenti per risolvere importanti problemi. Uno degli obiettivi del progetto è incrementare le vendite.

Banalmente, allargando le “famiglie” delle moto stradali, è possibile ritoccare al rialzo il numero di moto vendute ma per ottenere un risultato importante bisogna ripetere quello che la KTM fece tanti fa, passando dall’off-road all’on-road, rivolgendosi a clienti che fino a quel momento non avevano mai preso in considerazione l’acquisto di una moto austriaca, semplicemente perché la KTM produceva principalmente delle monocilindriche da Cross e da Enduro.

La Ducati, in modo speculare, farà la medesima operazione, a nostro avviso incontrando maggiori difficoltà, poiché nel mercato delle moto da Cross e da Enduro le prestazioni e i successi nelle corse contano molto di più rispetto all’on-road. Per intenderci, la S 1000 RR ha avuto un ottimo successo commerciale anche se la BMW non ha mai vinto un mondiale Superbike e non ha mai corso ufficialmente in MotoGP. Nel Cross e nell’Enduro, a differenza della Velocità, le moto che vengono usate nelle corse sono molto simili a quelle che sono vendute dai dealers; per questo motivo, i successi nel Racing hanno un peso maggiore.

La KTM ha conquistato una posizione dominante nel Fuoristrada grazie ai successi nelle competizioni nazionali e internazionali e alle prestazioni delle sue moto; il motore 125 2T e il 250 4T da anni sono riferimenti a livello di potenza e coppia e questi “plus” sono apprezzati dagli utenti che spesso usano le moto per gareggiare. Poi, l’importante questione legata al valore dell’usato. Tutti i team e molti Crossisti ed Enduristi cambiano moto alla fine di ogni stagione, pertanto la facilità di vendita dell’usato (elevata, nel caso della KTM) e il deprezzamento del prodotto (molto basso, nel caso della KTM) hanno un’importanza rilevante, quando si deve decidere quale moto acquistare.

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