Da Michele Pirro a Marco Melandri e Max Biaggi, senza dimenticare i protagonisti della MXGP: le previsioni sull'anno appena iniziato
“Mi aspetto un Razgatlioglu ancora più dominante. La Ducati, del resto, avrà la stessa moto del 2024, e Alvaro Bautista avrà un anno in più, anche se resta a mio parere il primo pilota che può battere Toprak. Anche Nicolò Bulega ovviamente potrà dire la sua: è il pilota del futuro ed è obbligato a compiere un passo avanti. Questo sarà il trio che si giocherà nuovamente il titolo”.
Quale sarà il miglior ducatista della SBK?
“Non saprei. In termini di posizione di partenza il favorito è Bulega, dato che è nel team ufficiale ed è giovane. Bautista, come detto, è ancora veloce, e sa come si vince, ma occorre capire come vivrà la stagione. Andrea Iannone si confermerà nelle prime posizioni, ma non penso che lotterà per il titolo, come del resto Danilo Petrucci, che nel finale della stagione scorsa è davvero cresciuto. Sia Danilo che Andrea correranno anche con il pensiero del passaggio nel team ufficiale: non ho la certezza che Alvaro si ritirerà a fine 2025, dato che ancora può vincere, ma tutto dipende dai risultati. A volte ti senti ancora forte, ma la classifica ti riporta poi alla realtà”.
L’Italia supererà il numero di 11 manche vinte l’anno scorso?
“È possibile, anche soltanto per il numero di piloti presenti. In tanti possono puntare alla vittoria, anche chi non guida una Ducati. Andrea Locatelli, per esempio, mi piace, sia dentro che fuori dalla pista: l’anno scorso ha fatto molto meglio di Jonathan Rea, non è poco. Anche da lui mi aspetto un miglioramento nel 2025”.
La Bimota farà meglio o peggio della Kawasaki 2024?
“L’inizio della Bimota mi ha sorpreso, ora serve capire se riusciranno a trovare stabilità e costanza. Vincere il Mondiale resta molto difficile, ma possono contare su un Alex Lowes in grande crescita e un Axel Bassani subito a suo agio, nonché obbligato a dimostrare qualcosa in più per ottenere la conferma. A oggi penso possa fare meglio della Kawasaki, anche perché dal team mi hanno parlato di una moto che è già al livello della Ninja. Il fatto che i piloti si siano trovati immediatamente meglio è ottimo: a volte la moto può essere migliore sulla carta ma non per i piloti, se accade il contrario è un ottimo punto di partenza”.
La Yamaha R9 sarà uno stravolgimento nella SSP?
“A prima vista mi sembra una moto ottima per chi vuole andare in pista, ma senza disputare le gare. Per brillare in Supersport forse serve di più, anche se la base appare buona. A seconda delle piste potrebbe patire o meno il divario dalla Ducati. In generale mi piace il nuovo regolamento della SSP, anche se in termini di cilindrata si sta avvicinando molto alla SBK, e non so quanto sia utile avere due categorie simili nello stesso campionato, ma questo è un altro discorso”.
Passa alla prossima pagina per le previsioni di Serafino Foti
Link copiato