GP Misano, Marquez: “Inizio a guidare come con la Honda e sorrido a pensarci”

GP Misano, Marquez: “Inizio a guidare come con la Honda e sorrido a pensarci”© Luca Gorini

“L’obiettivo era ripartire dal feeling del RedBull Ring, Aragon è un altro discorso” dice lo spagnolo di Gresini Ducati dopo il secondo posto nelle Practice

06.09.2024 ( Aggiornata il 06.09.2024 19:45 )

Secondo posto nelle Practice alle spalle di Bagnaia e Q2 diretta per Marc che, dopo il weekend particolare di Aragon, si è riscoperto nuovamente velocissimo in sella alla GP23

Sono partito molto bene – esordisce Marquez a Sky – e con la grinta giusta già dalle FP1, il tempo sul giro veniva bene senza esagerare. Abbiamo lavorato abbastanza, nelle Practice le GP24 hanno iniziato ad andare più forte ma ci siamo. Il mio obiettivo era ripartire da qui con lo stesso feeling dell’Austria che era molto buono, non come quello di Aragon, ma lì era un altro discorso.”

Poi aggiunge: “Siamo nella stessa situazione del RedBull Ring, con Martin e Bagnaia molto forti e domani lo saranno ancora di più, senza dimenticarci di Morbidelli e Bastianini che sono molto veloci qui. Siamo nel gruppo della lotta per il podio ma non penso di poter lottare per la vittoria. Ci manca ancora qualcosina, devo essere un po’ più veloce nel T3 soprattutto nella sezione rapida 11-12-13 dove perdo qualcosa. Però la cosa importante è che in tutto il turno mi sentivo bene ed ero davanti.” 

Marquez tra le differenze con la GP24 e il punto debole al Curvone


Nonostante sia diventato un pilota factory per il 2025, Marc ha per le mani una buonissima GP23 ma che sta soffrendo contro la crescente competitività della GP24. “La mia moto è la stessa di mio fratello, di Di Giannantonio e Bezzecchi. Tutte le '23 devono essere uguali, è una moto che funziona, ogni volta abbiamo trovato un set up di base per il mio stile di guida e che mi fa sentire più comodo. Qui a Misano mi manca qualcosa al Curvone ma soprattutto nei due rettilinei dove gli altri mettono l’abbassatore. Ma anche con la '23 si può staccare forte.”

Sul Curvone poi aggiunge: “La telemetria di Bagnaia e Martin non mi aiuta ad affrontare il Curvone, perdo tanto lì e non penso che cambi la situazione dal venerdì al sabato.”

Il Marc-pensiero sul suo stile di guida e le cadute


Ci ha messo meno del suo blasonato connazionale Jorge Lorenzo a trovare il feeling con la Ducati e ancor di più sta riportando lo stile di guida Honda sulla D16 di Gresini. “Sto iniziando a guidare come con la Honda e mi viene il sorriso a pensarci, abbiamo trovato un setting di base che mi permette di essere più aggressivo e cercare l’aggressività con fiducia. Ho fatto fatica in Olanda e a Silverstone perdendo un po’ ma dall’Austria ho ritrovato la strada giusta. Qui non siamo ad Aragon ma l’obiettivo è stare sempre davanti.” 

Lo spagnolo ha fatto delle cadute per cercare il limite il suo “marchio di fabbrica” neglio scorsi anni e l’essere il pilota con più cadute non lo preoccupa: “Sono il rookie che ha più esperienza (ride). Il numero di cadute non mi preoccupa più di tanto, fino a quattro anni fa non sapevo se sarei caduto più volte. Cerco di capire, se devo cadere una volta di più o una di meno, calcolo sempre il tempo che manca. Ci sono delle volte che devo fare un giro in più e delle volte che devo capire di più.

Marquez e l’abbassatore anteriore non del tutto disinserito


Piccolo intoppo per Marquez alla fine delle Practice con l’abbassatore anteriore che non si è sbloccato del tutto. “Non si è sbloccato ma comunque funzionava. Abbiamo fatto una prova di partenza prima della curva 11, la frenata non è stata forte, diversamente da quando si arriva con molta velocità con l’abbassatore che si disinserisce normalmente.”

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