La Casa austriaca lascia il Red Bull Ring con più dubbi che certezze sul proprio futuro e il talento del rookie spagnolo ora sembra non essere sufficiente
Dopo un avvio di stagione incredibile con 5 podi (2 nei GP e 3 nelle Sprint) nelle prime sette gare, Pedro Acosta sembra aver perso lo smalto iniziale e con lui tutto lo squadrone KTM sempre più lontano dal podio e ormai tagliato fuori dalla corsa al mondiale.
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Dopo aver conquistato due mondiali in tre stagioni, le aspettative su Pedro Acosta erano ovviamente alte al suo arrivo in MotoGP. Aspettative che dopo il suo debutto in Qatar si è alzato ulteriormente, lo spagnolo già al secondo GP a Portimao è riuscito a salire sul podio alle spalle di Jorge Martin ed Enea Bastianini. Lo spagnolo è stato per tutto l’inizio di stagione costantemente la miglior KTM in pista ma col passare dei GP le prestazioni di Acosta invece di migliorare sono andate pian piano a peggiorare. Al Red Bull Ring è arrivato probabilmente il peggior weekend dell’anno di Pedro che dopo tre scivolata (compreso quella spaventosa in curva 4 dopo esser appena scivolato in curva 2) ha terminato in decima posizione la Sprint ed in tredicesima piazza il GP alle spalle di Pol Espargaro e poco davanti ad Augusto Fernandez.
Cosa è successo al Tiburon? Probabilmente dopo un debutto positivo dove tutto è andato bene, sono arrivate le prime cadute, anche abbastanza violente, questo può senza dubbio aver tolto sicurezza al due volte iridato riportandolo alla realtà. In questi giorni Pedro era a Misano dove ha girato con una Kalex Moto2 ed ha seguito da vicino il lavoro del Test Team con Dani Pedrosa in pista sul circuito romagnolo. Sicuramente le evoluzioni portate in pista da Pol Espargaro al Red Bull Ring hanno migliorato la RC16 ma la distanza dalle Ducati sembra ancora ampia: Brad Binder quinto al traguardo è arrivato a 18” da Bagnaia incassando quasi 6 decimi al giro. In casa KTM l’obiettivo del 2024 era dichiaratamente il titolo piloti e costruttori ma quando siamo a metà stagione Brad Binder si trova a 147 punti da Bagnaia mentre Pedro Acosta dopo il weekend nero dell’Austria è ora a 150 lunghezze. Le cose non vanno meglio nella classifica costruttori dove KTM è terza alle spalle anche di Aprilia e lontana 195 da Ducati.
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