MotoGP, Marquez rimonta là dove era impossibile sorpassare

MotoGP, Marquez rimonta là dove era impossibile sorpassare© Luca Gorini

Lo spagnolo dopo l’incredibile weekend di Le Mans dove ha recuperato in due occasioni dalla tredicesima alla seconda posizione si è ripetuto a Barcellona

28.05.2024 10:36

In un momento storico in cui tra aerodinamica, abbassatori e gestione gomme i piloti si lamentano di non poter sorpassare, Marc Marquez è una vera manna dal cielo. Il pilota di Cervera in sella alla Desmosedici GP23 del team Gresini Racing ha ritrovato sorriso e competitività tornando a regalare spettacolo in una MotoGP sempre meno emozionante.

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MotoGP, Marquez in difficoltà nelle qualifiche 

Almeno per ora, le difficoltà mostrate nel momento del time attack si sono rivelate non troppo rilevanti per l’esito finale delle sue gare. Se a Le Mans tra errori nelle scelte tecniche e sfortuna, per due volte il suo miglior giro è stato cancellato dalla bandiera gialla: sia nel turno delle pre qualifiche che nel Q1, a Barcellona è lo stesso Marc Marquez ad ammettere di non essere stato in grado di sfruttare al meglio la gomma nel time attack. Vanificando, in parte, l’incredibile passo gara mostrato fin dalle FP1, su una pista che storicamente, con i suoi lunghi curvoni e tratti dove far scorrere la moto, poco si addice allo stile del #93.

Fin dal Qatar, Marc Marquez ha continuato a ripetere che il momento del time attack è quello più difficile perché in quei momenti, spinto dall’istinto, torna a guidare come se fosse sulla Honda. In certe piste come Jerez, può non essere un problema tanto che Marc ha conquistato la pole, in altre come Barcellona lo è molto di più.

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Rimonte impossibili in una MotoGP “statica”

Marc Marquez non è l’unico pilota che è stato in grado di recuperare molte posizioni per poi finire sul podio, ricordiamo l’incredibile Sprint di Brad Binder in Argentina lo scorso anno dove scattato dalla quindicesima posizione è riuscito ad andare a prendersi la vittoria. In quel caso però Binder non riuscì a replicarsi la domenica lasciando quella rimonta come un caso isolato. Marc Marquez sembra invece averci preso gusto: dopo l’incredibile partenza della Sprint di Le Mans dove in sole tre curve è passato dalla tredicesima alla quinta posizione per poi arrivare a lottare per la vittoria, la domenica si è replicato. Partenza più conservativa ma attacchi decisi e puliti nella prima metà di gara fino ad arrivare in terza posizione al diciottesimo passaggio e da li giro dopo giro ricucirle il distacco dalla coppia di testa per poi portare l’attacco a Bagnaia all’ultimo giro. Marc a causa di una nuova qualifica sfortunata ha dovuto ripetersi a Barcellona, pista sulla quale sorpassare è si più facile rispetto al “Bugatti” di Le Mans ma dove la gestione della gomma diventa un fattore importantissimo. La scelta, controtendenza, della gomma morbida al posteriore ha pagato e con calma ha iniziato a risalire posizioni fino al terzo gradino del podio, quinto consecutivo tra Sprint e GP, il settimo stagionale.

La ritrovata competitività di Marc Marquez è un toccasana per la MotoGP che in domeniche come quella catalana vive di gare prive di sorpassi. L’otto volte campione del mondo e Pedro Acosta, sembrano gli unici in grado di animare una MotoGP “addormentata” da abbassatori ed aerodinamica.

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