Marquez è ormai una certezza: "Mondiale a due, ma io tento di agganciarmi"

Marquez è ormai una certezza: "Mondiale a due, ma io tento di agganciarmi"© Luca Gorini

Ennesima rimonta di Marc: "Gara cucinata a fuoco lento, non sapevo di essere in lotta per il podio. Avrei firmato ad inizio anno per essere in questa posizione di classifica"

26.05.2024 18:30

Marc Marquez l’ha fatto ancora, ed ormai comincia a diventare una consuetudine. L’unica differenza con le 2 gare di Le Mans e la Sprint di ieri è la posizione, con il terzo posto invece del secondo, ma la prestazione e la rimonta restano incredibili. Una rimonta quella odierna più progressiva, senza una partenza fulminea, che la rende forse ancora più brillante delle precedenti. Ad aggiungere pepe vi è il fatto che, per sua stessa ammissione, Marc non sapeva nel finale di stare lottando per il podio.
 
“Ho dovuto cucinare la gara a fuoco lento – conferma Marc - perché sono arrivato davvero da lontano, e sul finale non sapevo di stare lottando per il podio: in gare come queste non voglio che il team mi indichi la mia posizione, devo capire io la situazione, ed in questo caso non ero sicuro di quanti piloti fossero in fuga. Quando ho tagliato il traguardo ho guardato la torre per vedere chi avesse vinto e ho letto 1, 89 e 93, e sono rimasto spiazzato. E’ stata una doppia dose di adrenalina. La gomma morbida? La posizione in griglia mi ha un po’ forzato ad usarla, dato che dovevo avere per compiere sorpassi nei primi giri”.
 
La rimonta odierna è meglio di quella di Le Mans?
 
“Questa rimonta è anche migliore di quella di Le Mans, dato che Barcellona non è la mia pista, e partivo dalla 14° casella. Non sono partito bene, ho dovuto rimontare un passo alla volta, restando fiducioso circa il mio potenziale. Non è stato difficile difendermi dal “povero” Aleix, che si sarebbe meritato il podio nella sua ultima gara in questa pista. Non vado comunque fiero più di tanto di queste rimonte dato che sono la conseguenza di un errore. Come sono migliorato dalla Sprint? Ho guardato i dati di Pecco di ieri: ha gestito meglio di me le gomme, così ho copiato. Le curve lunghe sono il mio punto debole, anche a causa degli anni in Honda”.
 
Si può iniziare seriamente a parlare di titolo?
 
“Al momento Pecco e Jorge hanno qualcosa in più, dato che sono veloci ovunque. Io non posso continuare a faticare il venerdì ed in Q1, ma ad inizio anno avrei firmato per essere nella posizione attuale, con il distacco attuale dalla vetta. Finire la stagione nelle prime 3 posizioni renderebbe la stagione fantastica. E’ un mondiale a 2, con un terzo che cerca di agganciarsi”.

Marquez, le qualifiche ed il Mugello

Cosa serve per migliorare sul giro singolo?
 
“Non migliorerò nelle qualifiche da una gara all’altra, serve progredire un GP dopo l’altro. Se voglio lottare con questi due piloti (Bagnaia e Martin ndr) serve farlo, perché loro partono sempre nelle prime file. Qui per esempio ho trovato una soluzione ai problemi ieri mattina, vedremo più avanti". 
 
Ora arriva al Mugello, e potresti regalare a Ducati la vittoria numero 93 in MotoGP.
 
“Sì (sorride e guarda in terra ndr). Vediamo cosa accade sia al Mugello che in Olanda, in seguito capirò se posso migliorare. Ogni weekend va vissuto, siamo tutti al limite: al Mugello vi sono tante curve lunghe dove potrei faticare, non ho fretta di vincere. Aggiornamenti per la GP23? Conosco la filosofia Ducati, per il momento sfrutto quello che ho”.

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