Bastianini e Ducati imbattibili, Martin davanti a Bagnaia e ulteriori punti presi da Jorge a Pecco. Tutte le 8 Desmoesedici occupano le prime 8 posizioni
Lo avevamo previsto, e siamo certi che mica sia finita qui. Enea Bastianini si è aggiudicato la Sprint in Thailandia, ritrovando la medaglia d'oro già messagli attorno al collo a Silvertone. La partenza perfetta del romagnolo è seguita da ritmo altrui incopiabile e bandiera a scacchi sventolatagli sul capo in primis.
Pecco Bagnaia ha riscritto la pole in 1'28"700, nuovo record del Chang International Circuit. Come al solito, è una storia tutta Ducati: le Desmosedici GP24 occupano la prima casella, ma anche seconda e terza: Enea Bastianini e Jorge Martin completano la fila più ambita.
Incredibile ma vero il sesto tempo segnato da Fabio Quartararo, perché solitario in mezzo a tante quattro cilindri bolognesi con la sua Yamaha M1. In top ten qualcosa a differirsi c'è: Pedro Acosta è settimo a bordo della KTM, Maverick Vinales decimo sull'Aprilia.
Semplice e super. Ovvero, semplicemente superiore. Così descriviamo Enea Bastianini, dominatore di una Sprint a nostro modo di vedere noiosetta. Sebbene i temi da sviluppare ci siano. Il numero 23 corre libero e "si fa i fatti suoi", sicché con un spirito invidiabile. Tra i cordoli si nota.
Jorge Martin, secondo, Pecco Bagnaia terzo. La lotta al titolo si è notata per qualche scambio reciprocamente scambiato, ma bisogna notare soprattutto un dato: lo spagnolo prende ulteriori punti all'italiano, infatti ne ha ora 433 contro 411. Le lunghezze sono 22.
La Sprint dona punti sino al nono posto, questo per Brad Binder e KTM. Il dato è però un altro: dal vincitore all'ottavo abbiamo solo Desmosedici, anzi, tutte le Desmosedici titolari iscritte alla stagione 2024. Nota interessante per i vertici di Borgo Panigale, deprimente per il resto dei Marchi al via.
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