Aleix Espargarò regola in volata la Ducati di Pecco Bagnaia, riportando l'Aprilia al successo. Podio completato dalla KTM di Brad Binder, ennesimo disastro Yamaha e Honda
Finalmente un Gran Premio MotoGP degno di tal definizione! Spettacolo (in)credibile a Silverstone, con il previsto meteo inglese a metterci lo zampino. In quattro piloti si sono giocati vittoria e posizioni da podio sino alla bandiera a scacchi, che ha sventolato in primis sulla testa di Aleix Espargarò, fenomenale nel regolare i rivali, tra cui un certo Pecco Bagnaia. Oggi, l'Aprilia ha veramente battuto la Ducati.
A traguardo tagliato, il numero 41 ha buttato lo sguardo verso il muretto nero, ammirando i ragazzi del team in festa. Dopodiché, l'autore del successo - secondo per lui in MotoGP, medesimo discorso per il Marchio di Noale - ha evidenziato la scritta "Aprilia" cucitagli sulla tuta in pelle. Non accadeva da Termas de Rio Hondo 2022.
Il rinomato e indiscutibile Gianni Brera avrebbe così commentato il sorpasso effettuato da Aleix Espargarò ai danni di Pecco Bagnaia: "L'ha uccellato in extremis". Esatto, più o meno, perché l'ultima curva è stata effettuata dal Capitano di Noale in testa, sino all'esultanza.
Sicché, dopo un principio di stagione così così, a volte più sofferto del previsto, la RS-GP torna nel ruolo di anti-Ducati, ma non arrivandole dietro, bensì relegandola al secondo posto. La quattro cilindri veneta tiene testa alta al prototipo bolognese, nella sfida tutta italiana che piace al mondo.
Jack Miller appariva gagliardo e brillante nelle battute iniziali, poi un pochino ridimensionato. Invece, Brad Binder ha riattivato la propria capacità di equilibrista, specialmente quando ha cominciato a piovere. In diversi hanno tentato la mossa Flag to Flag, mentre il sudafricano si è affidato alla propria sensibilità, sfruttando l'attitudine KTM su fondi beffardi.
E Pecco Bagnaia? Resta il leader di classifica, ma a sto giro impossibilitato nel marcare almeno una affermazione su due chance. Il riferimento del campionato e numero 1 Ducati ha dovuto contenere, diversamente da quanto fatto da Miguel Oliveira, abile nel mettersi dietro Maverick Vinales. Che differenza c'è tra il portoghese e il catalano? Entrambi Aprilia, ma il primo satellite RNF, il secondo ufficiale.
Notevole il rientro di Pol Espargarò e, scusate se abbiamo fatto un salto di posizioni, disastrose ancora una volta Yamaha e Honda. Franco Morbidelli e Fabio Quartararo hanno raccolto briciole, Marc Marquez ciotoli delle via di fuga. Sono caduti pure Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini: il VR46 si giocava qualcosa di grosso, il Lenovo Factory si è visto poco.
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