Martin cade, giro cancellato a Marquez: Jorge e Marc "regalano" la pole ad Acosta
Cresce la tensione che porta dalle qualifiche al Gran Premio del Giappone, senza dimenticarci che, oggi, la MotoGP correrà pure la Sprint. Nella metà del computo totale domenicale - dicono - occorre scattare dalla prima casella, altimenti si paga dazio. Concetto ribadito a tutti da Pedro Acosta che, in termini di Pole Position, si è sbloccato anche nella classe regina. Per il (solo) rookie d'annata è inserimento nella speciale graduatoria: dopo Marc Marquez e Fabio Quartararo, è il terzo giovane pilota di sempre a esserci riuscito.
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Durante la Q1, ha cominciato a piovere, tuttavia mica tanto. Malgrado lo sventolio della bandiera bianca con la croce rossa di Sant'Andrea, i piloti hanno continuato a girare, usando pneumatici Michelin da asciutto. L'aderenza era buoa, anche se qualche sbandata si è vista.
Ottime doti equilibristiche esibite da Franco Morbidelli e Fabio Quartararo, un tempo compagni di box in Yamaha, oggi, rappresentanti Pertamina Enduro VR46 Ducati e Monster Energy Yamaha. Italo-brasiliano e francese abili nell'assicurarsi il passaggio alla Q2, alla faccia dei contendenti.
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A circa due minuti dal termine, quando sembrava un momento "tranquillo", è arrivata la caduta da parte di Jorge Martin. Lo spagnolo ha sbagliato in una curva sinistrorsa, ritrovandosi a ruzzolare nella ghiaia. A Desmosedici GP24 danneggiata, ha recuperato la via dei box scortato.
Esito totalmente opposto per Pedro Acosta, miglior crono di 1'43"018, a valergli la prima Pole Position di carriera in classe MotoGP. Il portacolori GASGAS Tech3 e la RC16 aprono una fila costituita dalla Ducati in seconda posizione e Aprilia di Maverick Vinales appena dopo. Tre Marchi differenti da quanto non si leggevano?
Reo di aver messo entrambe le ruote della sua Desmosedici sulla parte verde al di fuori del nastro d'asfalto, Marc Marquez si è visto sottrare il tempo migliore registrato nella sessione. Il numero 93 scatterà dal nono posto, perciò immaginiamo con quanto ardore imbastirà un tentativo di rimonta.
Pure peggio Jorge Martin, addirittura undicesimo. Le proviarbiali capacità di saltare in testa appena dopo lo spegnersi dei semafori la vediamo, a occhio e croce, veramente dura da concretizzarsi oggi e domani. Comunque, mai dire mai e lotta contro Pecco Bagnaia che entra nel vivo.
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