Iwata entra nel mondo delle Next Generation e giocherà ad armi pari con il riferimento
Ducati, con MV e Triumph, e con l’altra novità Kawasak
Varata nel 2022, la rivoluzione regolamentare ha permesso a nuove moto di maggiore cubatura – le cosiddette Next Generation – di correre nel mondiale SSP, spingendo la categoria intermedia delle derivate dalla serie verso un’autentica “seconda giovinezza”. Ponendo fine a un periodo decisamente complicato, in cui la griglia era diventata sempre meno folta e, soprattutto, con pochissimi modelli coinvolti.
Le Yamaha R6, infatti, arrivavano a sfiorare il monopolio, come suggeriscono i sei titoli consecutivi vinti tra 2017 e 2022. Avanti veloce di tre anni, e anche per Kawasaki e Yamaha è arrivato il momento di abbracciare le Next Generation: nella prossima stagione, infatti, i due colossi giapponesi saranno al via rispettivamente con la Ninja 636 e la YZF-R9, lasciando soltanto la Honda in pista con le “vecchie” CBR da 600 cm³. In particolare, è la nuova sportiva della Casa di Iwata a suscitare grande curiosità, trattandosi di un progetto del tutto diverso rispetto al passato, con l’intento sia di tornare al vertice del campionato (dopo due anni di predominio Ducati con Nicolò Bulega e Adrian Huertas) che soprattutto di non far rimpiangere la R6, una tra le moto più iconiche e vincenti della storia della Yamaha.
Un modello presente in pista addirittura dalla fine dello scorso Millennio, visto che il primo successo in una gara mondiale risale addirittura al 1999 con James Whitham, che portò la R6 sul gradino più alto del podio a Donington Park.
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