SBK Jerez, Bautista: “Il passo non era male, sarei potuto salire sul podio”

SBK Jerez, Bautista: “Il passo non era male, sarei potuto salire sul podio”© GPAgency

“Questa stagione è stata molto difficile per me, non solo per i risultati ma per il feeling che avevo con la moto” commenta lo spagnolo dopo le due cadute nella gara-1 andalusa

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19.10.2024 ( Aggiornata il 19.10.2024 17:53 )

Un anno dopo la bellissima tripletta che gli ha consegnato il titolo, il ritorno a Jerez per Alvaro Bautista è più amaro che mai. Quindicesimo in Superpole e due cadute in gara-1 denotano le grandi difficoltà dello spagnolo in questa stagione con la sua Panigale.

Non ho capito perché sono caduto la prima volta – esordisce Bautista – ho usato il resto della gara per capire meglio il feeling che avevo con la moto. Questa stagione è stata molto difficile per me, non solo per i risultati ma per il feeling che avevo con la moto, non sono riuscito a guidarla al meglio, forse solo in un paio di occasioni quest’anno ma è dipeso tanto dalle condizioni del tracciato e di tutto il resto. Il passo non era male, sarei potuto salire sul podio ma la cosa più importante per me era analizzare dove facevo fatica. Non sono felice perché sono caduto due volte, ma sono contento perché ho raccolto tanti dati e ho capito dove poter migliorare.” 

Poi aggiunge: “Mi sono concentrato forse troppo sul grip posteriore ma la realtà è che i problemi che ho avuto quest’anno sono una conseguenza del grip posteriore. Oggi ho capito che il problema è l’ingresso in curva, dobbiamo migliorare quel punto. L’anno scorso dopo qualche giro migliorava il feeling con la moto ma quest’anno il problema è ancora più grave perché parto con un peso extra e questo non aiuta l’ingresso in curva. Non so cosa fare per risolvere il problema, gli ingegneri troveranno una soluzione. E’ stata una gara molto utile.”

Il Bautista-pensiero sulla girandola di cambiamenti dal 2023 al 2024


E’ cambiato tutto da un anno a questa parte: BMW, mai vittoriosa, centra il titolo con Razgatlioglu, Bautista cede lo scettro al turco chiudendo terzo in campionato e Rea passa una stagione da incubo in Yamaha dopo aver salutato Kawasaki. “Penso che i tempi stiano cambiando, la BMW e Toprak hanno usato molto bene le super concessioni e hanno prodotto una gran moto per un pilota molto forte. A parte i risultati, il lavoro che hanno fatto è stato incredibile, per quanto riguarda Rea cambiare moto dopo tanti anni in Kawasaki è molto difficile, avere ancora le motivazioni per continuare a spingere dopo aver vinto così tanto non so se sia ancora utile. Nel mio caso è stata una stagione molto difficile, iniziata male con l’infortunio, non ho iniziato al meglio con la moto, poi il cambio di regole non mi ha aiutato, in più abbiamo dovuto lavorare per recuperare la confidenza con la moto, che abbiamo recuperato dopo Most ma non è stato facile perché il livello quest’anno si è alzato. Se avessi avuto la stessa moto dell’anno scorso con più peso…non sono un mago, la moto è la stessa con più peso che significa che peggiora ma faccio lo stesso passo gara dell’anno scorso significa che sono lo stesso dell’anno scorso. Ho la confidenza per migliorare e invertire la rotta di quest’anno. Nel mio caso è stata una stagione strana con anche l’infortunio di Magny-Cours, è come la vita, ci sono periodi dove va tutto bene e periodi dove si deve continuare a lottare. Questi momenti sono stati molto duri ma ho molta speranza per il futuro.”

Tra il fair play con Razgatlioglu e la gara di Bulega


Gli ultimi pensieri sono per Razgatlioglu e la situazione cambiata da un anno all’altro per i complimenti reciproci in curva 1 e sulla gara Bautista-style di Bulega. “Penso che abbia meritato il titolo, hanno fatto un gran lavoro nel gestire tutte le situazioni specialmente dopo Magny-Cours. Sicuramente voglio batterlo in pista ma è giusto anche complimentarsi quindi mi sono fermato per fargli i complimenti.” 

Sulla gara di Bulega dice: “Nicolò ha fatto perfettamente quello che doveva fare. A parte questo, penso che Jerez sia uno dei suoi circuiti preferiti e sui quali va molto forte, infatti in Superpole ha fatto un grandissimo giro. Guardando il suo passo nelle prove, mi sarei aspettato la sua fuga perché era migliore di tutti. Penso che si sia divertito durante la gara per il passo che aveva ed il feeling che aveva con la moto. Qualcosa che ho fatto anche io un paio di volte l’anno scorso.”

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