SBK, Bulega: “È difficile da dire ma oggi non siamo al livello di Toprak”

SBK, Bulega: “È difficile da dire ma oggi non siamo al livello di Toprak”© GPagency

L’italiano dopo il successo in Superpole Race si deve accontentare del secondo posto in Gara 2 rinviando comunque la festa a Razgatlioglu

13.10.2024 ( Aggiornata il 13.10.2024 17:47 )

Una domenica positiva per Nicolò Bulega che dopo il successo della Superpole Race si prende la seconda piazza in Gara 2 rinviando la festa titolo di Toprak Razgatlioglu a Jerez.

Una vittoria all’ultimo metro

È stata una bella domenica.

Mi sono davvero goduto la Superpole Race, ero veramente al limite ma all’ultimo giro ho provato a tirare fuori qualcosa in più ed ha pagato. Toprak era veramente forte ma non nell’ultima curva e li ho dato più del 100%, sono uscito bene e ho vinto con il margine minore di ogni gara della SBK”.

Quando ti sei reso conto di aver vinto?

Quando Federico (Cappelli l’addetto stampa di Aruba-Ducati, nda) mi ha dato la bandiera italiana. Dopo la bandiera a scacchi ero felice perché ero abbastanza positivo sul fatto che avessi vinto ma avevo la sua ala accanto ed è veramente grossa quindi non sapevo bene se fossi davanti o meno. Ci siamo guardati e ci siamo chiesti entrambi chi avesse vinto, quindi anche lui non sapeva. Quando poi sono arrivato alla curva 6 mi hanno detto che avevo vinto ed ho iniziato a festeggiare”.

Una vittoria al foto finish come quella di Edwards con Rossi nel 2006, te la ricordi?

Ero un bambino ma me la ricordo, ero un bambino avevo solo 6 anni. Me la ricordo più che altro perché è un’immagine storica”.

Ti abbiamo visto dopo poche curve portare subito degli attacchi decisi per andare subito davanti.

Avevo un buon feeling con la moto e delle buone sensazioni così mi sono sentito di spingere subito. Ho quasi sempre avuto belle sensazioni quest’anno ma quando come oggi senti di poter dare qualcosina in più devi farlo. Stamattina per qualche motivo avevo un feeling particolare, avevo una celta diversa della gomma. Ero al 100% quando lo seguivo ma solo nell’ultimo giro ho dato oltre il 100%”.

Quando hai deciso di provarci in volata?

Sapevo che sarebbe stato difficile passarlo in staccata così ho cercato una situazione differente per farlo, avevo visto che all’ultima curva ero più veloce e così ho fatto tutto lì. Quando ho visto che negli ultimi metri della curva stavo guadagnando tanto ho pensato che ce l’avrei potuta fare, sono solo stato concentrato per essere perfetto nel cambio marcia. Avendo vinto per solo tre millesimi anche solo un cambio marcia non perfetto mi sarebbe costato sicuramente la vittoria”.

Quanto ha inciso la scelta differente della gomma?

Toprak era veramente forte, questa mattina io avevo una gomma più morbida ed è stato un rischio, lui con la gomma più dura era comunque molto veloce. Era un rischio usare la gomma da qualifica perché non sapevamo come sarebbe arrivata alla fine, fortunatamente ha lavorato bene. È difficile da dirlo ma oggi non siamo al suo livello”.

Nella gara del pomeriggio se fossi restato subito attaccato a lui sarebbe cambiato qualcosa?

All’inizio ero veloce e sarei potuto stare con lui 7/8 giri ma non di più, alla fine non eravamo così veloci quindi non sarebbe cambiato molto”.

Alvaro ti ha praticamente scortato fino al traguardo, non tirando nemmeno la volata. Era un accordo del team?

Sapevo che fosse dietro di me, onestamente non lo so. Non abbiamo parlato prima della gara quindi se l’ha fatto è stata una sua decisione”.

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