SBK Aragon, Toprak: "Ho quasi pianto dopo l’ok, se non fossi tornato qui avrei perso il titolo”

Razgatlioglu, l'incidente ed il calendario

Hai rivisto l’incidente? Credi vi sia stata una mancanza in termini di sicurezza?
 
“Sono stato fortunato, penso questo. Se avessi tenuto la moto un secondo di più forse non sarei qui ora, e quando ho capito la situazione ho cercato di prepararmi, ma ho cominciato a roteare. Devo ringraziare Dainese e l’airbag, dato che senza quest’ultimo non so cosa sarebbe successo. Dopo la mia caduta tutti hanno capito che serve un air fence in quel punto, ma non voglio colpevolizzare Dorna e la FIM: è uno sport rischioso questo e lo sappiamo. Ora voglio solo dimenticare pensare al presente”.
 
Hai ricevuto un messaggio speciale durante questi giorni?
 
“Ho ricevuto tanti messaggi ma non li ho guardati, credo di avere circa 500 messaggi non letti tra Instagram e Whatsapp. Sono rimasto in silenzio sui social, volevo farlo fino al giorno in cui sarei tornato in pista e sarà così”.
 
A Cremona Petrucci ti ha in qualche modo aiutato.
 
“Ha fatto un grande lavoro, e sono davvero felice per lui. Devo anche ringraziarlo (ride ndr)”.
 
Nel calendario 2025 potrebbe esserci la Turchia. Qual è la situazione?
 
“Non è sicuro ma sembra si possa fare. Se corressimo all’Istanbul Park sarebbe molto stressante per me, dato che vincere lì sarebbe più importante che vincere il titolo (sorride ndr). Tutti i turchi aspettano che la SBK torni in Turchia, ma vedremo. Spero che il calendario 2025 sia un po’ diverso da quello 2024, magari con tante gare in serie ed una sola lunga pausa, anche di due mesi”.
 
Tralasciando la Turchia dove ti piacerebbe correre?
 
“Non saprei, mi piacerebbe andare in Qatar, USA o Germania”.

La SBK sbarca ad Aragon: orari e programmazione SKY e TV8