SBK Aragon, Toprak: "Ho quasi pianto dopo l’ok, se non fossi tornato qui avrei perso il titolo”

SBK Aragon, Toprak: "Ho quasi pianto dopo l’ok, se non fossi tornato qui avrei perso il titolo”

Il turco racconta: "Se fossi andato prima al centro Red Bull forse avrei corso a Cremona. L'incidente? Se avessi tenuto la moto un secondo di più forse ora non sarei qui

26.09.2024 17:09

Toprak Razgatlioglu è tornato nel paddock SBK e per fortuna sua, di BMW e del campionato non come spettatore. Il turco sarà infatti in pista perlomeno per la FP1, prima di essere visitato nuovamente in vista del proseguo del fine settimana. La soddisfazione di Toprak è tangibile, del resto c’è un titolo da inseguire e di conseguenza una leadership da difendere.
 
“Sono molto contento – apre il turco - per tre o quattro settimane non sono tornato a casa, restando in Europa, e  pensavo solo a tornare il prima possibile. Mi è mancato tutto, dal team al paddock, anche voi giornalisti (sorride ndr). Ho sempre guardato le gare in questo periodo, ed essere a casa mi annoiava. Ad oggi mi sento al 95% fisicamente, mentalmente al 100%”.
 
Durante l’anno hai sempre pensato gara per gara. Ora devi pensare al campionato, oppure le tue condizioni ti obbligano a ragionare diversamente?
 
“Punto a vincere, dato che qui non ho mai vinto, anche se le Ducati sono molto forti e lo sappiamo. Quest’anno insieme a BMW ho vinto in tracciato dove non ero riuscito primo, ma sono consapevole di tornare in sella dopo un grande infortunio, dovendo riposare e non potendomi allenare. Domani sarà una giornata dura, ma dopo la FP2 penso e spero di tornare come prima e lottare per le prime posizioni”.
 
Come hai passato queste settimane?
 
“Sono rimasto qualche giorno in Francia, poi sono stato tre giorni in Italia, ed in seguito sono andato al Red Bull APC (Athlete Performance Center ndr): forse se vi fossi andato prima sarei tornato già a Cremona. Ho dovuto aspettare che il polmone si sistemasse: mi sentivo bene già per Cremona, ma i controlli hanno detto il contrario, così sono rimasto a guardare. Due giorni fa ho fatto nuovi controlli ed il polmone è apparso a posto: ho quasi pianto in quel momento, dato che volevo davvero tornare. Questa è una stagione particolare anche per il fatto che nessuno credeva in me e BMW: ho bisogno del titolo e ci penso tutti i giorni. Abbiamo già fatto un grande lavoro ma per completarlo serve il titolo”.
 
Hai pensato per un momento di aver perso il titolo?
 
“L’ho pensato, ed ero consapevole che non fossi tornato qui avrei perso il titolo. La situazione di campionato resta complicata, ma sono qui per correre e tornare a lottare. I dottori non mi hann mai dato una data di ritorno, occorreva tenere monitorato il polmone. Prima di Cremona c’era ancora un po’ d’aria nel polmone quindi era rischioso, ora i controlli sono stati positivi”.

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