SBK, Dosoli: “La R1 2025 è una nuova moto, nessuna super concessione”

In questa stagione Yamaha non è ancora riuscita a conquistare alcun successo in Superbike, un digiuno che ha portato la casa di Iwata ad aggiornare il proprio modello a stagione in corso apportando diversi aggiornamenti.

Dosoli: “A Cremona le nuove ali, presto un nuovo motore”

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Dopo averla lanciata sui social nella giornata di ieri, oggi al Cremona Circuit Andrea Dosoli (fino a novembre Responsabile progetti Yamaha SBK ed EWC, poi prenderà il posto di Lin Jarvis) ha spiegato cosa ha portato Yamaha ad omologare un nuovo modello a stagione in corso: “Sono passati diversi anni dal lancio della R1, è stato un modello vincente ma alcune aree andavano aggiornate. In Giappone hanno lavorato sul modello stradale, nonostante in Europa non sia commercializzato”.

In Yamaha per evitare polemiche legate all’utilizzo delle super concessioni, hanno deciso di omologare un nuovo modello stradale così da portare le evoluzioni in pista già dal round di Cremona, un processo non facile ma in cui Yamaha ha creduto fortemente: “La decisione di portare a stagione in corso la nuova moto è per evitare polemiche sulle super concessioni, la R1 è un modello “street legal” non è venduta in Europa ma è disponibile nel mercato asiatico, americano ed in Australia. Ha già venduto il numero minimo necessario di moto per ricevere direttamente l’omologazione da parte della FIM, avevamo inviato tutte le specifiche ad agosto per avere la certezza, nonostante delle scadenze molto serrate di poter correre con questa moto”.

Ecco spiegata la decisione inusuale di presentare la moto prima sul web e poi in pista. In casa Yamaha grande attenzione anche al motore che però debutterà nei prossimi round come confermato dallo stesso Dosoli: “In questo momento sulla moto da corsa abbiamo aggiornato solo il pacchetto aerodinamico ma presto debutterà anche un nuovo motore”.

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Canepa: “Portare al debutto questa moto è la chiusura di un cerchio”

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Carriera da pilota di Niccolò Canepa si prolunga di una settimana, dopo l’addio alle corse annunciato prima del Bol d’Or l’assenza di Jonathan Rea costringe il “Master of Endurance” ad un impegno in più: “La moto stradale ha diverse novità, soprattutto sull’anteriore con le ali e il nuovo impianto frenante, mi sono divertito molto con la moto nuova durante i test. Come pilota ovviamente mi diverte di più la Superbike, onestamente lo step importante è nella stabilità e nell’anti-wheeling, ovviamente poi aiuta anche in frenata e soprattutto nelle curve ad alta velocità e questo ci permetterà di sfruttare al massimo anche l’accelerazione”. Niccolò ha ormai quasi dieci anni di carriera in sella alla R1 per cui ha fatto da tester in tutti questi anni: “Guido la R1 e ne ho seguito lo sviluppo fin dal 2016 ed arrivare qui alla mia ultima gara in carriera come pilota con questo modello è una coincidenza ma è la chiusura di un cerchio e non vedo l’ora di guidarla questo weekend”.

Locatelli: “Pista speciale, un po’ come essere a casa”

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Per il Loka, il Cremona Circuit è la pista più vicina a casa per il pilota bergamasco e per lui si tratta di una vera e proprio gara di casa. Locatelli spera che le nuove ali diano un grosso aiuto per avvicinarsi nuovamente alla zona podio: “Non vedo l’ora di guidarla, è molto simile alla vecchia R1 ma l’aggiunta delle ali la rende veramente bella e spero ci dia un po’ di ossigeno rispetto al solito. Niccolò nei test ci ha confermato che il potenziale della nuova moto è molto alto e guardiamo avanti restando positivi perché sia noi che Yamaha vogliamo puntare al top e questo è un passo avanti per tutti noi. Sono molto contento di provarla qui a Cremona perché è una pista speciale per me essendo la mia gara di casa”.

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