SBK, Paul Denning: “Vincere nel 2024 sarebbe un risultato straordinario”

SBK, Paul Denning: “Vincere nel 2024 sarebbe un risultato straordinario”© GPAgency

L’addio di Toprak, l’arrivo di Jonathan Rea e il miglioramento di Andrea Locatelli che però non sembra bastare in una Superbike sempre più competitiva

28.08.2024 ( Aggiornata il 28.08.2024 12:18 )

Non è stato fin qui un anno facile in casa Pata Prometeon Yamaha, le difficoltà di adattamento di Jonathan Rea si sono fatte notare pesantemente. Paul Denning, Team Manager del team ufficiale Yamaha prova però a tirare le somme di una metà di stagione in progressiva crescita.

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Locatelli veloce ma sfortunato

L’analisi parte ovviamente da chi in sella alla R1 c’era anche la passata stagione e, probabilmente un po’ a sorpresa, si è ritrovato ad essere il caposquadra in casa Yamaha: “La Superbike non è mai stata così intensa. Ovunque rispetto a un anno fa con ‘Loka’ stiamo andando molto più forte e in Gara 2 a Phillip Island avrebbe vinto o quantomeno lottato con Alex Lowes ma purtroppo abbiamo avuto la sfortuna di restare coinvolti nell’incidente. A volte circostanze come quella fanno una grossa differenza e vincere una gara può far sì che accadano tante altre cose". Le prestazioni di Andrea Locatelli nonostante a livello cronometrico siano migliorate, guardando la classifica Locatelli oggi ha 53 punti in meno rispetto alla passata stagione.

Nonostante ciò, ha conservato un ottimo livello con delle prestazioni consistenti e buone, tra cui un altro podio a Most dove siamo stati in lotta con le Ducati. Non possiamo dire davvero niente di negativo se non che dobbiamo massimizzare la performance e il potenziale della moto ovunque corriamo. Per ‘Loka’ a Portimao è stato un weekend difficile, il primo dell’anno, dove non si è sentito confidente e non ha avuto il pacchetto di cui ha bisogno”.

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Rea, non poteva esseri inizio peggiore

Quando Yamaha ha annunciato l’ingaggio di Jonathan Rea, viste le prestazioni di Toprak Razgatlioglu sulla R1, tutti si aspettavano un ritorno nelle primissime posizioni anche per il nord irlandese. Invece la prima metà di stagione da alfiere Yamaha per il sei volte iridato è stato un susseguirsi di problemi, incidenti e difficoltà: “Con Rea ci sono state tante speranze, aspettative ed entusiasmo considerando che un sei volte campione del mondo come lui ha deciso di interrompere in anticipo il proprio contratto per venire qui in Yamaha e non possiamo nascondere il fatto che l'inizio non avrebbe potuto andare peggio. Ci sono stati dei problemi tecnici e degli incidenti che ne hanno limitato la performance. Adesso abbiamo la sensazione che ne stiamo venendo fuori e stiamo vedendo un pilota che si diverte nel guidare la moto. Sta iniziando a capire come trarre il meglio dalla R1 e il team sta comprendendo ciò di cui ha bisogno". Da qualche round a questa parte però le prestazioni del nord irlandese sono tornate ad essere buone: “Il podio in Superpole Race a Donington Park è stato un ottimo risultato mentre a Most è stato un weekend deludente dopo la caduta in Superpole e il dover risalire dalla 15^ posizione. Nonostante questo però in Gara 2 abbiamo visto una grande rimonta e dei grandi sorpassi su una pista in cui invece è difficile superare ed è arrivato in top6. Purtroppo in Gara 1 a Portimao abbiamo avuto un problema pur partendo da una delle nostre migliori posizioni sullo schieramento di quest’anno ma ha comunque portato a casa un punto. Sta mostrando un grande rispetto nei confronti della moto e del team e dell’impegno che tutti stanno mettendo in campo. C’è tanto rispetto reciproco. Penso che ancora non abbiamo visto Jonathan al 100% e serve una combinazione in termini di confidenza, messa a punto tecnica e la capacità di trarre il massimo da un pacchetto che per lui è ancora relativamente nuovo. Stiamo arrivando e non vediamo l’ora che inizi la seconda parte di stagione”.

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Una SBK mai così competitiva

Oggi in SBK sono presenti ben 11 campioni del mondo tra SBK, SSP e classi del motomondiale, questo vuol dire che per riuscire a chiudere in top10 bisogna per forza metterne dietro uno. Il livello della top class delle derivate dalla serie si alza anno dopo anno e spesso i miglioramenti tecnici della moto non bastano: “Il pacchetto è migliore dell’anno scorso e non essere nelle stesse posizioni in Campionato è la dimostrazione di quanto sia elevato il livello in questo Campionato. Petrucci al suo secondo anno in sella alla stessa moto, l’ovvio miglioramento comportato da Toprak in BMW, Alex e Kawasaki che rispetto all’anno scorso stanno facendo un significativo passo avanti, Iannone che non ha alcun timore… ovunque ti giri sullo schieramento vedi che ci sono ottimi piloti su ottime moto. La nostra moto è migliorata considerevolmente in alcune aree e ciò si vede nei miglioramenti che abbiamo visto sulla distanza di gara. La concorrenza è molto più agguerrita e dobbiamo fare tanto di più. In Giappone e nel centro di sviluppo di Yamaha WorldSBK a Milano non si dorme e stiamo lavorando duro. Il programma è sempre quello di provare a migliorare la moto. Non ci arrendiamo e continuiamo a spingere”.

La vittoria in casa  Yamaha manca dalla Superpole Race di Magny Corus, prossima tappa del WorldSBK: “Sarebbe un risultato spettacolare riuscire a vincere una gara di qui alla fine dell’anno, considerando dove ci troviamo adesso dopo sette Round. Ciò che ci renderebbe soddisfatti sarebbero dei continui miglioramenti in entrambi i lati del box e in particolare dare a JR un pacchetto per lottare per il vertice, in quelle che sono le sue posizioni”.

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