Focus sul momento del pilota americano di Yamaha GRT, reduce a Donington del secondo podio stagionale dietro al compagno di marca Razgatlioglu
L’inizio della seconda stagione in Superbike di Garrett Gerloff non è stato certo dei migliori, con due soli podi all’attivo inframezzati però da errori (la tamponata a Rinaldi all’Estoril e la scivolata di gara-1 a Donington mentre lottava per il podio) e qualche problema di troppo che hanno frenato l’americano dal potersi confrontare con i top rider del Mondiale.
La sorpresa del 2020 (11° a fine stagione con 103 punti e 3 podi, tutti nelle ultime gare) sta riscontrando più difficoltà del previsto in questo inizio di campionato nonostante un trattamento da factory rider Yamaha pur restando nella struttura satellite GRT.
I numeri però dicono altro: 93 punti ottenuti nei primi 4 round (due podi ed un quarto posto) contro i soli 28 (ottavo in Superpole Race come miglior risultato) sempre dei primi quattro round dello scorso anno. La fotografia del momentum di Gerloff è raccolta in questi numeri ma la realtà è che Garrett sa di essere un gran pilota ma riesce spesso a perdersi in un bicchier d’acqua.
Ciò che non gioca a suo favore sono le piste che deve conoscere e che quest’anno sono tornate in calendario come Donington e Misano, totalmente nuove, ed Assen, vista con la MotoGP per la prima volta quest’anno, chiamato a sostituire l’infortunato Morbidelli sulla M1 del team Petronas, più Most, nuova per tutti e l’Argentina (se confermata)
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Quello che ancora manca al texano tutto cuore e grinta è un po’ di costanza nei risultati perché obiettivamente due soli podi all’attivo sono un po’ pochini per un pilota che dovrebbe conoscere bene tutte le piste del Mondiale dopo un anno di esperienza da rookie assoluto.
Dove potrebbe essere il texano con un po’ di costanza in più nei risultati? La posizione che occupa attualmente in campionato è la sesta, un punto dietro a Rinaldi ma lontano ben 90 punti dal suo compagno di marca Razgatlioglu, a riprova di quanto raccogliere pochi punti all’inizio di stagione significhi dover recuperare per forza tirando come un matto in ogni prova e spesso questo comporta errori.
D’altro canto Gerloff è ancora relativamente giovane (26 anni) e può migliorare ancora dal lato della gestione delle gare in previsione del 2022 che lo vedrà sicuramente tra i protagonisti del campionato.
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