Nella puntata di apertura di questa nuova rubrica dedicata alle rivalità del Mondiale Superbike abbiamo analizzato la pazzesca stagione 98 con il titolo deciso solo all’ultima gara. In questo secondo episodio trattiamo il biennio 93-94 caratterizzato dalla rivalità Fogarty-Russell con Falappa a fare da arbitro, solo nel 93
Gli anni d’oro della Superbike sono stati caratterizzati da duelli mitici che hanno infiammato il cuore dei tifosi. Alcuni sono durati un solo anno, altri ben due. Come nel caso della sfida mondiale tra Carl Fogarty e Scott Russell, durata due anni, dal 93 al 94. Il 93 però ha visto come protagonista anche un terzo pilota, il nostro Giancarlo Falappa, arbitro di quella sfida.
Anno particolare, quel 1993. Era infatti l’ultimo capitolo della storia della Ducati 888 prima di andare in pensione a favore della avveniristica 916 per il 1994. Seconda annata di Fogarty in Ducati e prima stagione completa di Scott Russell nel Mondiale dopo aver disputato solo i primi round di quella precedente. E Falappa aveva le carte in regola per diventare il primo italiano campione Superbike.
Il calendario stilato per il 93 prevedeva 14 appuntamenti con round finale a Città del Messico.
Nel 94 entra in scena l’avveniristica 916 che viene data in mano a Fogarty e Falappa. Purtroppo quell’anno si interrompe bruscamente la carriera di Giancarlo: terribile incidente in Spagna mentre stava provando un cambio elettronico. Risultato? Diverse fratture e 38 giorni di coma.
9 aprile 1993. Brands Hatch, primo round stagionale. Il weekend si mette subito bene per Russell che ottiene la pole position, diverso discorso per le due gare. La domenica piove a dirotto, gara-1 è una vera e propria ecatombe ma entra nella leggenda per la prestazione incredibile di Giancarlo Falappa. 18” al secondo al primo giro, doppia tutti fino al settimo (Fred Merkel) e si fa l’ultimo giro in impennata. Taglia il traguardo con 36” di vantaggio su Russell. Fogarty? Caduto e polso rotto.
Gara-2 Falappa vince ancora davanti a Russell di quasi 20" e consolidando il primato in classifica.
In Germania, round successivo, Falappa vince gara-1 e chiude gara-2 al terzo posto dietro a Russell e Garriga. Il Mondiale sembra un discorso tra Falappa e Russell.
Albacete, primo spartiacque della stagione. Weekend negativo per Falappa, Fogarty vince le prime due gare stagionali e si rimette in corsa. La leadership del campionato passa in mano a Russell grazie al secondo posto di gara-2.
Dura lo spazio di una gara la leadership di Russell. A Misano Falappa torna super dominando il weekend con pole position e doppietta. Tripletta italiana in gara-1 con Falappa-Lucchiari-Pirovano.
In Austria Meklau sigla la sua prima vittoria di carriera mentre Falappa si prende gara-2 con Merkel secondo e Meklau ancora sul podio.
A Brno è pari e patta tra Fogarty e Russell mentre Falappa perde la leadership del campionato a favore dell’americano. Giancarlo uscirà progressivamente dalla lotta per il titolo lasciando campo libero a Fogarty e Russell non senza regalarsi due podi in Svezia e la vittoria a Monza in gara-2.
Svezia-Malesia-Giappone: tre round, 5 vittorie su sei gare per Fogarty che si rilancia in chiave mondiale nonostante i secondi posti di Russell che resiste saldamente al comando del campionato. Gara-1 di Sugo vinta da Fogarty con Russell solo 8° e dietro a Pirovano.
Cruciale però per Fogarty il 24° posto in gara-2 in Giappone mentre Russell taglia per primo il traguardo
Assen, round 10 della stagione. Pole position e doppietta importante di Fogarty. Russell però marca a uomo il suo avversario chiudendo due volte secondo e restando in testa al Mondiale.
A Monza Fogarty non va oltre un doppio quarto posto mentre Russell fa 2° e 5°. Il palcoscenico della gara brianzola è tutto per Slight e Falappa.
Decisivi gli ultimi tre appuntamenti della stagione: Donington, Estoril e Messico. Russell non sbaglia e centra una doppietta a Donington, Fogarty chiude secondo in gara-1 ma si ritira in gara-2.
All’Estoril entrambi i contendenti si ritirano in gara-1 con Fogarty che vince gara-2 davanti a Russell.
Messico, 7 novembre 1993. Ultimo appuntamento stagionale. Fogarty e Russell si giocano il titolo. Vengono disputate solamente le prove libere ma non il resto del weekend. Gli organizzatori, dopo un consulto con gli stessi piloti che hanno ferocemente protestato, decidono di annullare l’evento per inadeguatezza del tracciato dovuto alla vicinanza con campi da calcio (entravano palloni in pista) ed invasione di cani randagi. L’apice si raggiunge quando un furgoncino ha Russell in pieno rettilineo. Risultato? Russell campione con 378,5 punti e 5 vittorie contro i 349,5 punti di Fogarty ed 11 successi.
SBK, 56 candeline per Scott Russell: buon compleanno, Mr Daytona!
Nel 94 Ducati porta in pista la meravigliosa 916, l’arma per riprendersi il titolo sfuggito l’anno prima. Si parte dall’1-0 in favore di Russell con Fogarty carico a molla grazie alla nuova moto e voglioso di riscattarsi.
Donington, 2 maggio 1994 (giorno successivo alla morte di Ayrton Senna). Inizia il settimo mondiale Superbike. E si mette subito bene per Fogarty e Ducati: vittoria in gara-1, secondo posto in gara-2 e leadership del campionato.
Hockenheim, round 2. Primo colpo di scena della stagione. Fogarty non prende parte alle gare a causa di un incidente nelle prove. Russell ne approfitta per prendersi una comoda doppietta e la testa del mondiale.
Not Happy..!!! I’d Just won the 1st #wsbk round at #doningtonpark ..6 days later this happened in #hockenheim . So I’m...
Pubblicato da Carl Fogarty (Official) su Giovedì 28 gennaio 2021
Misano, terzo appuntamento stagionale. Scott Russell centra pole e vittoria di gara-1 mentre Falappa si prende quella che è l’ultima vittoria in carriera in Superbike.
Dopo i primi due round la classifica recita: Russell primo con 110 punti, Slight secondo a 79 e Falappa terzo con 72.
Albacete, 11 giugno 1994. Il team Ducati vola in Spagna per provare e far provare a Falappa delle soluzioni in vista del round spagnolo in programma la settimana dopo. Giancarlo è in pista quando il cambio elettronico della sua 916 fa le bizze e gli fa fare un volo di oltre 4 metri di altezza. Picchia pesantemente per terra con la testa ed entra in coma. Si risveglierà dopo 38 giorni, grazie ad una cassetta portatagli da Giovanni Di Pillo con la collaborazione del Dottor Corbascio. Stagione finita per il Leone di Jesi.
Fogarty domina il round spagnolo dedicandolo al compagno di squadra e rilanciandosi in ottica mondiale. Secondo colpo di scena della stagione: doppio ritiro di Russell!
In Austria è ancora dominio di Fogarty con pole doppietta perentoria mentre Russell racimola pochissimi punti chiudendo 14° e 12°. Carl passa in testa al Mondiale grazie a questi risultati.
Sentul, 21 agosto. Terzo colpo di scena stagionale. Fogarty non conclude gara-1 vincendo poi la seconda frazione. Russell è due volte terzo mentre Aaron Slight due volte secondo. E proprio i due secondi posti portano il neozelandese in cima alla classifica.
In Giappone l’idolo locale Yasutomo Nagai centra la pole position ma è Russell ad uscire vincitore dal weekend: doppietta e di nuovo leadership del campionato.
Quattro round alla fine della stagione. Si comincia con Assen, pista preferita di Fogarty. E Carl non si fa pregare: pole, doppietta e di nuovo testa del mondiale grazie al 6° e 9° posto di Russell.
A Misano l’inglese e l’americano si spartiscono il bottino (gara-1 a Russell, gara-2 a Fogarty)
Russell non vuole darsi per vinto e a Donington centra una bella doppietta. Fogarty sprofonda in gara-1 chiudendo 14° mentre in gara-2 è quinto.
Australia, 30 ottobre 1994. Ultimo atto della stagione e della rivalità Fogarty-Russell. In gara-1 l’inglese e l’americano si marcano a uomo: 1° e 2°. Serve gara-2 per assegnare il titolo. Tensione alle stelle. Gobert centra il successo davanti a Fogarty. Il secondo posto basta all’inglese per prendersi il primo titolo in carriera grazie anche al contemporaneo 17° posto di Russell.
Il biennio 1993-1994 si chiude dunque con un titolo a testa per Russell e Fogarty. Mentre Russell non riuscirà più a lottare per il titolo, Fogarty vincerà il secondo mondiale l’anno successivo più altri due nel biennio 98-99.
Link copiato