Infinite bellezze, tra Umbria e Lazio | Giri e Gare

Il borgo medievale di Città della Pieve, immerso nella natura incontaminata in provincia di Perugia, è di quei luoghi che valgono da soli il “prezzo del biglietto”. Ma di luoghi così, l’itinerario che vi raccontiamo oggi ne vanta numerosi. Facciamo un passo indietro.

La cittadina umbra, nel weekend del 29 settembre, ha ospitato la settima prova del Campionato Italiano Regolarità Gruppo 5, in combinata con la terza prova del Vintage Enduro European Championship. Un appuntamento da non mancare, a cui abbiamo abbinato qualche ora di divertimento in sella all’altezza della situazione.

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A caccia di tesori

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Dopo aver passeggiato a caccia di “tesori” tra i vicoli e le case di mattoni rossi locali, che caratterizzano il centro storico del paese che ha dato i natali al Perugino, si parte alla conquista della prima tappa dell’itinerario. Evitando l’autostrada, la splendida statale 71 incide con ottimo asfalto boschi, prati verdissimi, valli e colline fino a raggiungere Orvieto, la “Città Vecchia” come la chiamavano gli antichi Romani. Aggrappata a una roccia di tufo regala da sempre stupore e meraviglia: il Duomo, le vie del centro, le botteghe artigiane, il pozzo di San Patrizio, i cunicoli, la bella veduta dalla fortezza di Albornoz, le grotte e le cisterne della città sotterranea, sono soltanto alcune delle tappe da non mancare. Di nuovo in sella, arriva il momento di un’altra strada in grado di regalare autentiche gioie motociclistiche. La Regionale 71 verso il lago di Bolsena. In particolare l’omonimo borgo, posto su un colle alle pendici dei Monti Volsini, conserva un patrimonio artistico notevole, racchiuso tra gli stretti vicoli e le ripide scalinate, il cui culmine è l’imponente Rocca Monaldeschi.

Da qualche anno il centro storico è meta privilegiata per tanti stranieri stregati dalla sua atmosfera e dalle placide acque del lago, tappa “di rango” lungo la via Francigena. Si torna indietro di qualche chilometro e si svolta a destra per Civita di Bagnoregio.

Giri e Gare tra Umbria e Lazio

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Aggrappata alla sua roccia di tufo, negli ultimi 500 anni ha visto la superficie dell’abitato ridursi del 20- 25% a causa dell’erosione costante di vento e pioggia. Una bellezza immensa, fragile ed effimera, che spinge migliaia di visitatori, ogni anno, ad attraversare il lungo ponte che la tiene “ancorata alla terra ferma” come un mondo fantastico pronto a volare via. La SP 55 riconduce nuovamente in Umbria, alla conquista il lago di Corbara da cui volare fino a una delle più belle terrazze da cui ammirarlo: il pittoresco borgo di Civitella del Lago. La tappa successiva è Todi. Patria del poeta umanista Jacopone, tra i suoi vicoli e le sue piazze si respira un’atmosfera unica. Una passeggiata in pieno Medioevo, a partire dal Palazzo del Capitano, passando per il Palazzo dei Priori e il Duomo, realizzato nel XII secolo sui resti di un tempio dedicato al Dio Apollo. È questo, idealmente, il cuore di Todi.

Durante la visita colpisce l’affresco del “Giudizio Universale” a tutta parete, intorno al rosone centrale, realizzato da Ferraù da Faenza. Da non perdere è anche il tempio di Santa Maria della Consolazione, appena fuori dalla cinta muraria duecentesca, che in tipica architettura rinascimentale, contrasta con le atmosfere medievali del centro storico. La sua costruzione risale al XVI secolo su progetto (quasi sicuramente) di Donato Bramante.

L’itinerario prosegue lungo la celebre “Millecurve”, toccando Prodo e poi Colonnetta, dove si svolta in direzione Ospedaletto sulla statale 317: un lungo serpente d’asfalto, tra panorami e curve che infilzano verdi boschi, attraverso cui si raggiunge l’elettrizzante SP 57 dove, toccati Pornello e i caratteristici borghi di Montegabbione e Monteleone d’Orvieto, si può raggiungere velocemente Città della Pieve.

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