In cima ai Passi Spluga e San Bernardino | Giri e Gare

In cima ai Passi Spluga e San Bernardino | Giri e Gare

L’occasione per goderci questo itinerario è stata offerta dalla tappa del Trofeo Trial Master Beta a Gerola Alta

10.09.2024 ( Aggiornata il 10.09.2024 09:39 )

Siamo stati in provincia di Sondrio, a Gerola Alta. È qui che nel weekend dell’1° settembre si è tenuto il quinto appuntamento della stagione del Trofeo Trial Master Beta. E, come al solito, eccoci con un affascinante itinerario dedicato a tutti coloro che non si sono fatti mancare un bel giro in moto in occasione della gara.

In Lombardia, a caccia di Laghi | Giri e Gare

A Gerola Alta, per il Trofeo Trial Master Beta


Da Gerola si raggiungono velocemente Morbegno e, subito dopo, il lago di Mezzo, all’interno della Riserva Naturale Pian di Spagna. Per poi ritrovarsi tra le pareti di roccia incise dalla statale 36 dello Spluga in direzione Chiavenna. Questa pittoresca cittadina merita senza dubbio una sosta, a partire dallo splendido colpo d’occhio che si gode dal ponte sul Mera.

Così come altrettanto suggestivo è quello sulle Cascate dell’Acquafraggia, appena fuori dall’abitato, nel territorio di Piuro. Numerose sono anche le costruzioni storiche di pregio come per esempio Palazzo Vertemate, una delle più importanti dimore cinquecentesche dell’intera Lombardia. Tra gli edifici religiosi, invece, merita di essere citata la Collegiata di San Lorenzo, con il suo Museo del Tesoro all’interno del quale è custodito un autentico capolavoro: la “Pace”, una coperta di evangeliario del secolo XI in oro sbalzato, gemme, perle e smalti. Da qui in avanti, però, inizia il momento di fare “motociclisticamente” sul serio.

In direzione Madesimo, la statale 36 cambia radicalmente volto, iniziando a disegnare sinuose serpentine nel verde intenso della vegetazione. A farle concorrenza, il corso impetuoso del fiume Liro a valle della diga di Campodolcino. Si procede “a tutta piega” fino a Madesimo (nota stazione invernale), superata la quale la vegetazione lascia spazio a glabri scenari d’alta montagna. L’arrivo al lago di Montespluga, con le casette basse sormontate dal Pizzo Tambo, fa lo stesso effetto di un atterraggio lunare: un altro di quei luoghi il cui fascino estremo si tatua indelebile sulla superficie degli occhi.

I Passi Spluga e San Bernardino


Poco oltre, il Passo dello Spluga appaga alla perfezione il senso di conquista e quell’urgenza di orizzonti che ben conosce chi è avvezzo ai valichi alpini. Effettuata la discesa lungo il versante svizzero, raggiunta Splügen si svolta a sinistra pronti alla conquista del Passo del San Bernardino: appena più basso dello Spluga (2066 metri sul livello del mare contro 2114) le emozioni che regala non sono da meno… Vedute da cartolina sulle vette circostanti e curve dalle geometrie ardite, per la gioia dei piegatori più incalliti. Impossibile, poi, non rimanere in contemplazione del lago Moesola (sembra un angolo di Scozia) e del lago d’Isola, appena oltre il piccolo centro di San Bernardino. Superata Mesocco, con le suggestive rovine del castello che dominano il fondovalle, si raggiunge velocemente Lugano.

Da qui, il salto in Italia è questione di un attimo e, lasciata la Svizzera, la statale 340 – dopo aver toccato il bucolico laghetto di Piano – giunge ad accarezzare in fretta le sponde orientali del Lago di Como, all’altezza di Menaggio. A questo punto si avanza verso nord lungo la strada che lo bordeggia, tra splendide ville e paesaggi incastonati tra i riflessi dell’acqua e le aguzze cime dei monti che incoronano l’orizzonte. Raggiunto il punto in cui il lago lascia il posto al fiume Mera, attraversato il Ponte del Passo, si “sorvola” Pian di Spagna per un rapido rientro a Gerola.

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