Siamo andati in altura, in occasione del weeknd Supermotard a Busca, in Piemonte
Giornate finalmente lunghe e clima caldo ma non troppo. Giugno è un mese perfetto per gli appassionati di passi alpini e passaggi d’alta quota. E per chi volesse sperimentarne di bellissimi ed emozionanti, la tappa di Busca (in provincia di Cuneo) del campionato mondiale ed europeo SMJ e S4 Supermoto, in programma nell’ultimo weekend del mese, è stata un’occasione imperdibile. Un emozionante anello, lungo circa 250 chilometri, che tocca alcune delle strade di montagna motociclisticamente più eccitanti tra il Piemonte e la vicina Francia.
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Purtroppo il Castello del Roccolo nei pressi di Busca – che segue un rigido calendario visite (info: castellodelroccolo.it) – non sarà aperto nel fine settimana interessato, ma il consiglio è di metterlo comunque in agenda, nel caso si voglia programmare il tour in altra data. Un edificio di fine Ottocento, in stile neogotico, dal fascino magnetico. Si punta rapidamente a sud alla volta di Borgo San Dalmazzo. Una visita all’omonima abbazia e al bel centro storico con l’antica Torre Civica, e si imbocca la statale 21 in direzione Gaiola. Da qui si inizia a bordeggiare il torrente Stura verso Villaggio Primavera, superando Demonte, Vinadio e Sambuco. A questo punto, addominali contratti, si balla: inizia la scalata al Colle della Maddalena (o se preferite, Col de Larche). La strada ricama infiniti ghirigori tra vette aguzze e pianori circondati dalla tipica vegetazione d’alta quota. In cima al passo si sfiorano i 2000 metri: per l’esattezza, 1996 sul livello del mare.
Presso il Lago della Maddalena, poco prima del valico, il Bar-Ristorante del Lago propone ottima cucina d’alta quota con piatti robusti (da provare la polenta con salsicce e funghi), perfetti per fare il pieno di energie in vista dell’intensa giornata di pieghe. Siamo in Francia e la nomenclatura delle strade cambia: la statale 21 diventa D900 ma… la sostanza non cambia, un luna park di curve in picchiata, circondate da un panorama da togliere il fiato. Si supera Meyronnes e poco più avanti si svolta a destra su una delle più belle (e famose) strade motociclistiche d’Europa: la Route des Grandes Alpes.
La salita da Les Gleizolles attraverso la valle dell’Ubaye rapisce all’istante con emozionanti scenari da cartolina: la meta è un altro passaggio d’alta quota di grande fascino, il Col de Vars, a 2108 metri sul livello del mare. Superato il passo, si conquista Guillestre, borgo francese che merita una sosta alla scoperta del centro storico e della chiesa gotica dell’Assunta, costruita con la stessa pietra con cui sono realizzate le abitazioni del centro storico. Notevole anche il portico con le caratteristiche colonne poggiate su leoni coricati. Si continua a guidare lungo la Route des Grandes Alpes che qui corre spettacolare, scavando una traccia curviforme tra alte pareti rocciose. Poco più avanti, all’altezza di Villar Gaudin, si svolta sull’ugualmente bella e tortuosa D205T che costeggia il torrente Guil. Si toccano Chateau Queyras e Ville-Vieille, fino a superare Molines-en-Queyras e Fontgillarde.
Siamo all’interno del suggestivo Parco Naturale Regionale di Queyras, i cui panorami fanno da scenario a un’altra arrampicata epica di questo giro: il Colle Dell’Agnello (o Col Agnel, visto che siamo ancora sul versante francese). Una volta in cima ai 2748 metri d’altezza del passo, una pausa è d’obbligo per godere di una delle vedute più affascinanti dell’intero arco alpino, sorvegliati dal Monviso e dalle aspre suggestioni degli ambienti d’alta quota.
Un luogo da “tuffo al cuore”, che segna il confine tra Francia e Italia. Inizia la discesa e, un tornante dopo l’altro, superato il lago di Pontechianale (o lago di Castello, un bacino artificiale molto pittoresco), si raggiunge Casteldelfino. Da qui, oltrepassata Sampeyre, bella località sciistica della Valle Varaita, si toccano Venasca e Costigliole Saluzzo per un rapido rientro a Busca.
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