Tra Lazio e Abruzzo, incanto inatteso | Giri e Gare

Entrare in un borgo e trovarsi improvvisamente al cospetto del salto di una cascata, proprio lì, tra le case, in pieno centro. Un itinerario percorso in occasione della tappa del Trofeo Centro Italia Trial, il 22-23 giugno a Gavignano, vicino Roma. Una volta in sella, sfiorata Ferentino, si punta senza esitazione alla volta di Alatri. Racchiusa dalle imponenti mura ciclopiche, questa cittadina dalla storia millenaria è in grado di catapultare il visitatore in un vorticoso viaggio nel tempo che, a partire dall’antica acropoli fortificata del VII secolo a.C., attraversa le ere con mirabili testimonianze.

Poco prima di giungere a Frosinone, trovata la SR214 si avanza tra le morbide colline della Ciociaria in direzione Isola del Liri.

Abruzzo, il tracciato delle svolte | Giri e Gare

Tra Lazio e Abruzzo

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Lungo il percorso, il consiglio è di programmare una sosta all’Abbazia di Casamari, gioiello prezioso di questo insospettabile angolo di Stivale. Isola del Liri vanta un notevole primato: custodisce le uniche cascate al Mondo che precipitano in pieno centro storico. Le acque del fiume Liri, infatti, sbarrate dell’imponente castello Boncompagni-Viscogliosi si dividono in due rami formando la Cascata Verticale, più grande e suggestiva, e la Cascata del Valcatoio. Un balzo di 27 metri che lascia chiunque a bocca aperta. Poco più avanti, a Sora, si imbocca la vecchia statale della Valle del Liri (SR82) in direzione Avezzano, che corre sotto e di fianco alla superstrada (evitatela con cura); un tracciato che ricama una miriade di curve, toccando paesini tranquilli e persino sonnolenti come Canistro, Civitella Roveto e Morino.

Arrivati a Capistrello, si imbocca la SP23 che si arrampica verso Cappadocia e Petrella Liri disegnando curve, in un angolo di Abruzzo selvaggio e defilato. Nella parte occidentale della Marsica, estremo baluardo della Valle del Fucino, Tagliacozzo, in provincia dell’Aquila, è un piccolo Paradiso nel verde, ricco di storia e tradizioni. Il borgo fa parte dell’esclusivo club dei “più belli d’Italia” e accoglie il viaggiatore con la suggestiva Piazza dell’Obelisco, le lastricate, i palazzi storici e i tanti luoghi di interesse che contribuiscono al suo fascino. Ovunque, scorci pittoreschi si accompagnano ai gorgoglii e alle cascatelle del fiume Imele, che ne attraversa l’abitato. Un abitato che si sviluppa in altezza seguendo il “taglio nella roccia” tra i monti Civita e Arunzo. Dopo tanta bellezza, è il momento dei Colli di Monte Bove, una delle “leggende curviformi” più elettrizzanti tra Lazio e Abruzzo.

"Sacro e profano"

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Si conquista Carsoli e si punta ad Arsoli con il suggestivo castello Massimo. Poi da qui, lasciata la Tiburtina, si prosegue verso Cervara di Roma: il percorso si raggomitola all’istante, chiamando ancora una volta la moto agli straordinari. Curve di ogni genere e brevi rettilinei fino a Cervara, pittoresco centro a 1053 metri sul livello del mare, meta di artisti e amanti della natura. Raggiunta Subiaco, appena fuori dal centro abitato si svolta a sinistra per Jenne sulla Strada dei Monasteri: meta di pellegrinaggio per i fedeli, e per sfegatati motociclisti a caccia di emozioni. Sacro… e profano! I ruderi della villa imperiale di Nerone, scorrono sulla sinistra poco prima di raggiungere il monastero di Santa Scolastica.

Qualche chilometro più avanti, è il Sacro Speco la tappa da non mancare: definito “nido di rondini” per la posizione impervia, abbarbicata sulla montagna, è possibile raggiungere il monastero direttamente con la moto. Tornati in sella, si avanza in direzione Jenne, godendo le vorticose curve fino a raggiungere gli splendidi Altopiani di Arcinazzo. Da qui, in picchiata “a tutta piega” lungo la SP20 di Piglio, per far rientro a Gavignano.

Le meraviglie dell'Umbria | Giri e Gare