Abruzzo, il tracciato delle svolte | Giri e Gare

Abruzzo, il tracciato delle svolte | Giri e Gare

Nella terra di D’Ascanio e della cronoscalata di Popoli, un tour attorno alla tappa del Minienduro a Bussi sul Tirino

21.06.2024 ( Aggiornata il 21.06.2024 13:01 )

Nel weekend del 9 giugno, il Campionato Italiano Minienduro ha fatto tappa a Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara. Un angolo di Abruzzo incantevole in cui scorre uno dei fiumi più limpidi e puliti d’Europa: il Tirino, appunto. E da Bussi parte anche un itinerario intrigante, ricco di passaggi motociclistici da antologia, perfetto per prendersi una pausa dalla gara e andare alla scoperta del territorio.

Meraviglie d'Abruzzo


Percorrendo una manciata di chilometri lungo la via Tiburtina, si raggiunge la vicina Popoli, cittadina che segna il confine tra le omonime gole e la valle Peligna. Oltre che per il centro storico, le belle chiese, la Taverna Ducale e i resti del castello che veglia sull’abitato dall’alto, questa località è nota tra gli appassionati di motori per aver dato i natali a Corradino D’Ascanio, progettista della Vespa e inventore dell’elicottero. Ma anche perché, da qui, parte la famosa traccia della cronoscalata conosciuta come “Svolte di Popoli”. Imperdibile! Per raggiungere la strada interessata dalla competizione bisogna seguire le indicazioni per L’Aquila: asfalto perfetto, carreggiata ampia e curve dalla geometria elicoidale dominano la scena fino al bivio per San Benedetto in Perillis, disegnando un percorso panoramico, con splendide vedute sul gruppo della Majella e sulla Valle Peligna, fin oltre Sulmona.

Una vera magia, non la si potrebbe definire altrimenti.

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Svolte e suggestioni


Giunti a questo punto, se pensate che il divertimento sia finito, sbagliate di grosso. La strada che porta a San Benedetto in Perillis è talmente piacevole da percorrere, curva dopo curva, che si vorrebbe non finisse mai.

L’ingresso in questo minuscolo paesino regala la tipica emozione da macchina del tempo, con la suggestiva piazzetta dal fondo acciottolato che sembra giunta dritta da un’altra epoca. Il tempo di una passeggiata tra i suoi vicoli e si riparte. La discesa lungo la stradina stretta, curvosa, “aggrappata” alla montagna, che dopo aver toccato la Fossa di Petrosa arriva alle sorgenti del fiume Pescara, regala nuovi panorami sui monti e la vallata sottostante. Siamo di nuovo nel territorio di Popoli, ricco di bolle sorgive come quelle che danno vita alla Riserva Naturale Regionale “Sorgenti del Pescara”. Un’oasi bucolica, un’area lacustre caratterizzata da acque cristalline che sgorgano da una sessantina di polle (con una portata complessiva di circa 7000 l/s), situate ai piedi del Colle di Capo Pescara. Istituita nel 1986, si tratta di una delle più antiche zone protette d’Abruzzo. Una volta raggiunta l’area di sosta, è imperdibile una passeggiata alla scoperta dello specchio d’acqua cristallina che ne caratterizza la parte iniziale: un vero Paradiso terrestre.

Per la gioia degli irriducibili della piega, l’itinerario prosegue con un secondo passaggio sul tracciato delle “Svolte”. Stavolta, però, non si gira per San Benedetto in Perillis, ma si prosegue dritti in direzione L’Aquila fino a Navelli, cittadina che dà il nome all’omonima piana famosa per la coltivazione dello zafferano. Visitati il centro storico, dominato da Palazzo Santucci, e l’affascinante Civitaretenga, un suggestivo borgo fortificato dove si trova il Monastero di Sant’Antonio, si prosegue alla volta della vicina Capestrano, con il pittoresco castello Piccolomini.

Prima di far rientro a Bussi, ecco la seconda water experience: il meraviglioso Tirino, immerso in un’atmosfera fiabesca all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Il modo migliore per goderne la bellezza? Scendere dalla moto e scoprirne gli angoli più belli del fiume in canoa. Un’esperienza unica. Per info: canoasultirino.it.

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