Arenas e l'esordio alla 8 Ore di Suzuka: “Gara da pazzi, ma bellissima”

Arenas e l'esordio alla 8 Ore di Suzuka: “Gara da pazzi, ma bellissima”© GPAgency

Albert ha centrato il podio al debutto: “Una delle corse più dure della mia vita. Tante differenze rispetto al Motomondiale, ma sono felice per me e per i miei compagni”

24.07.2024 ( Aggiornata il 24.07.2024 15:54 )

Johann Zarco non è stato l'unico pilota in arrivo dal Motomondiale a salire sul podio nell'edizione di quest'anno della 8 Ore di Suzuka. Mentre il francese ha vinto con i colori del team HRC, Albert Arenas ha concluso la corsa del Sol Levante al terzo posto con la Suzuki GSX-R1000R del team Yoshimura SERT in equipaggio con Dan Linfoot e Cocoro Atsumi. Il campione del mondo Moto3 del 2020 ha raccontato questa particolare (e durissima) prima esperienza esperienza nel mondiale endurance: ecco cosa ci ha detto.

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Arenas: “Prima esperienza speciale, ho scoperto la moto direttamente in prova”


Pur avendo corso come sostituto dell'ultimo minuto, Albert si è detto contento per questa bella occasione datagli dalla squadra di punta di Suzuki: “Chiaramente mi auguro che Gregg Black recuperi in fretta dall'infortunio, ma sono felice che il team Yoshimura SERT abbia deciso di puntare su di me per una corsa così importante come la 8 Ore di Suzuka. E' stata la mia prima gara endurance ed è stata speciale, anche se ho avuto alcuni problemi con il visto che non mi hanno permesso di prendere parte ai test del mercoledì scoprendo la moto direttamente nel weekend di gara”.

Dal punto di vista del programma pensavo fosse simile ad un Gran Premio del Motomondiale visto che il giovedì ho fatto la track walk e poi avrei effettuato le prove venerdì e sabato con la gara la domenica, ma è stato molto più intenso perché fin dalla prima giornata ho effettuato tantissimi giri e anche la moto è completamente diversa rispetto alla Moto2 che ero abituato a guidare”, ha spiegato l'attuale pilota del team Gresini nella classe intermedia del Motomondiale.

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“Caldo difficile da gestire, ma è stato fantastico salire sul podio”


Correre di notte non è stata una novità assoluta per me visto che in Qatar si gareggia in notturna, ma mentre lì l'illuminazione rende il tutto simile ad una gara diurna, qui la luce è davvero poca e devi fidarti di ciò che vedi con i fari della moto, specialmente in fase di staccata”, prosegue lo spagnolo parlando delle numerose differenze rispetto alle gare a cui è abituato. “Diciamo che si tratta di una gara da pazzi, visto che la pista è stretta e i muri sono abbastanza vicini in diversi punti, ma anche bellissima e dal fascino decisamente particolare”.

Le altissime temperature hanno messo tutti a dura prova, Arenas compreso, ma ciò non ha impedito al team di salire sul podio: “Il caldo è stato un fattore davvero importante e complicato da gestire. Anche in questo caso non era la prima volta che mi trovavo a correre in situazioni come questa visto che quando si va in Malesia non è tanto diverso, ma gareggiare con un caldo e un'umidità simili hanno reso questa 8 Ore una delle corse più difficili della mia vita. Basti pensare che in prova dopo dieci giri non ce la facevo più, ma alla fine il mio ritmo è stato buono e i miei compagni di equipaggio mi hanno aiutato alla grande, perciò è stato fantastico poter salire sul podio insieme a loro”.

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