Pusceddu torna al successo dopo un anno: “Inverno difficile, non scontato essere qui”

Pusceddu torna al successo dopo un anno: “Inverno difficile, non scontato essere qui”© GPAgency

Il pilota del Ducati Kuja Racing si è imposto in Gara1 nella classe Supersport NG del Dunlop CIV, ponendo fine ad un digiuno di un anno

24.06.2024 ( Aggiornata il 24.06.2024 15:01 )

Sono trascorsi esattamente 370 giorni tra l’ultima vittoria nella Supersport NG il 18 giugno del 2023 e quella di sabato scorso in Gara1 al Mugello. Un digiuno lunghissimo per il classe 1997 che lo scorso anno ha terminato solo alle spalle del Campione Italiano Simone Corsi.

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Stagione in bilico fino all’ultimo

Dopo la separazione tra Emanuele Pusceddu e il J. Angel Team consumatasi nei primi giorni del 2024, per “Push” la stagione si è fatta decisamente in salita tanto da trovarsi in poco tempo da runnerup del campionato italiano a “disoccupato”. In soccorso del pilota romano è arrivato Maurizio Cucchiarini che lo ha portato in Ducati Kuja Racing: “Quest’inverno e queste prime gare non sono state facili, siamo partiti con il progetto in ritardo e mi ritengo fortunato di essere qui perché per come si era messa non era scontato. Ringrazio molto il team, in particolar modo Maurizio, siamo stati tranquilli nelle prime gare senza prendere dei rischi e piano piano siamo riusciti a trovare una quadra”. La lunga assenza dal gradino più alto del podio è però stata frutto anche di un po’ di sfortuna, proprio qui al Mugello lo scorso anno “Push” si è visto sottrarre la vittoria prima da una bandiera rossa sventolata mentre affrontava l’ultima curva del circuito mentre in seguito nella gara di inizio settembre è stato battuto in volata da Luca Ottaviani: “L’anno scorso qui al Mugello mi hanno tolto una vittoria all’ultima curva e una sotto al traguardo ma ho sempre fatto podio. Il Mugello per quanto non sia una pista che mi piace, riesco sempre a tirare fuori qualche risultato. Tutto questo però è merito del team perché senza di loro non sarei riuscito a fare niente. Mi hanno dato una moto buona, ho faticato un pochettino perché gli altri andavano molto forte. È stata una gara corta e ho cercato di dare uno strappo per andare a riprenderli dopo i primi due giri dove si erano un po’ staccati. Sono molto contento e soddisfatto sia di me che del team”.

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Tre Ducati sul podio, è la moto per vincere?

In testa alla classifica di campionato c’è la Ducati Panigale V2 di Davide Stirpe seguito da quella di Andrea Mantovani mentre in terza posizione c’è Luca Ottaviani con la MV Agusta F3 800. Solo quinta la prima “seicento” guidata da Lorenzo Dalla Porta mentre per trovare un’altra Yamaha R6 bisogna poi scendere fino alla settima posizione di Stefano Valtulini. Emanuele è salito sulla Panigale dopo aver corso gli ultimi anni con la R6: “Per adesso se guardo i tempi andavo più forte con Yamaha, anche se oggi in gara forse è stata la prima volta che sono andato più forte con la Ducati. Io non credo che vadano così piano, Valtulini all’ultima curva ci ha passato tutti poi ha commesso un errore e non è salito sul podio, però alla fine siamo tutti li. Anche l’anno scorso quando ci correvo contro vedevo che richiedono una guida diversa. Però come prestazioni non credo siano tanto superiori”. Gli avversari nelle prime posizioni sono tanti e tutti fortissimi: “L’obiettivo ora è confermarsi sempre tra le prime posizioni, non sarà facile perché sono tutti ragazzi che sono un paio d’anni che sono sulla stessa moto. Io invece ho fatto solo tre gare e qualche test, nessuno qua al Mugello, per cui turno dopo turno siamo riusciti ad andare li davanti. Mi aspettavo di stare con il secondo gruppo onestamente e fare quinto/sesto. Ma dopo la bandiera rossa abbiamo fatto una modifica ed ha funzionato e va bene così”.

Gara1 è stata condizionata dalla ripartenza dovuta all’esposizione della bandiera rossa per l’incidente alla Savelli dello srilankese Shehara Devundara. Il re-start ha accorciato la gara a soli sette giri annullando di fatto ogni ragionamento sul passo gara: “Mi sentivo un po’ più al limite nella gara lunga, anche se giravamo come i primi perché si erano formati gruppetti da tre piloti e giravamo uguale. Non so se come ho fatto nello re-start e sono riuscito ad andare a prenderli o sarebbero andati via. La gara lunga è... lunga! Quindi non si sa mai come è l’evolversi sicuramente io a gomme usate mi sento più forte che con le gomme nuove quindi non saprei, dopo la ripartenza però mi sentivo sicuramente più forte”.

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