Casadei: "Mi piace essere l'uomo da battere. Moto2? Vorrei che scommettessero su di me"

Casadei: "Mi piace essere l'uomo da battere. Moto2? Vorrei che scommettessero su di me"© Luca Gorini

L'INTERVISTA - Mattia racconta: "Ripensare al titolo vinto mi fa venire ancora i brividi. Consapevolezza la parola chiave della mia crescita, è il miglior momento della mia carriera"

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30.05.2024 09:40

Mattia Casadei è attualmente "l'eroe dei due mondi". Può sembrare una definizione esagerata, ma in realtà non è così: dopo aver conquistato l'anno scorso il titolo - il primo in carriera - di campione del mondo MotoE il romagnolo ha infatti iniziato il 2024 nel migliore dei modi, confermandosi uno dei talenti italiani da tenere maggiormente in considerazione. Dopo 3 appuntamenti del mondiale elettrico il portacolori del team LCR è infatti ad un solo punto dalla vetta, occupata fino al termine di Gara 1 in Catalogna, ed al contempo comanda le operazioni nell'Europeo Moto2, in sella alla Boscoscuro del team Ciatti. Insomma, l'esempio più limpido di velocità sia elettrica che a benzina.

Mattia sei campione in carica della MotoE, in piena lotta per riconfermarti, nonché leader di campionato nell’europeo Moto2. Possiamo dire che è il momento migliore della tua carriera?
 
“Probabilmente sì. Sta andando tutto bene in questo momento, mi sto impegnando ed i risultati stanno arrivando: mi trovo in una ottima situazione, sia per quanto riguarda i team con cui scendo in pista sia relativamente a tutte le persone che mi aiutano a casa”.
 
Come è cambiato Mattia dai primi passi mossi “tra i grandi” con Paolo Simoncelli ad oggi?
 
“Sicuramente ho maturato tanta esperienza ed imparato molto. Ora mi concentro su tutto, non solo sul guidare la moto: preparazione a casa, del mezzo e tutto il resto. Ho molta più consapevolezza. Credo che consapevolezza sia la parola chiave”.

La crescita di Casadei

Non hai avuto una crescita costante, ma negli ultimi anni i tuoi miglioramenti sono stati fulminei. Sei d’accordo?
 
“L’arrivo nel team Pons mi ha permesso di fare un grande passo avanti, dato che ho sommato a quanto imparato in precedenza delle nuove nozioni molto importanti. Ora con LCR mi trovo davvero a mio agio, sono consapevole di essere parte di una grande struttura, non mi manca nulla. Sto migliorando di anno in anno”.
 
Il salto in avanti più importante lo hai compiuto dentro o fuori dalla pista?
 
“Dentro ma anche fuori. In pista sono sempre io più o meno, ero veloce anche prima ma mi mancavano costanza e metodo, mentre fuori sono cresciuto sotto tanti punti di vista”.
 
Cosa ha significato il titolo dell’anno passato per te?
 
“Tanto, tantissimo, mi viene la pelle d’oca a parlarne anche ora. Ho realizzato un sogno, voluto e cercato. Non è stato facile ma mi ha ripagato dei tanti sacrifici compiuti, nonché motivato per il futuro”.

Com’è ora la vita da uomo da battere? Ti piace?
 
“Molto bella (sorride ndr). Non devo rincorrere nessuno, piuttosto sono gli altri a rincorrere me, ma non devi al contempo adagiarti sugli allori, bensì continuare a spingere ed a dare il massimo, è l’unica strada”.

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