Il colombiano ha vinto anche a Phillip Island, con determinazione e supremazia, davanti a Holgado e Adrian Fernandez. Nepa show, quarto
Dopo aver vinto in Giappone, vincendo anche il titolo, David Alonso ha dato ulteriore prova del suo enorme talento a Phillip Island, due settimane dopo. Il colombiano ha gestito alla perfezione, con tenacia e intelligenza, i 21 giri sulla pista australiana, ottenendo sul finale il vantaggio necessario per passare sul traguardo per primo. E dopo aver raggiunto le dieci vittorie in Moto3 di Joan Mir, con questo successo ha eguagliato gli 11 successi di Valentino Rossi nella classe cadetta. Numeri straordinari.
La lotta fino alla fine è stata adrenalinica e ricca di grandi sorpassi, con Daniel Holgado che ha ottenuto il secondo posto, andando così a consolidare per ora la seconda posizione in campionato. Questo considerando anche l’incidente che ha visto scivolare i suoi due rivali diretti al podio iridato Collin Veijer e Ivan Ortolà. Un’entrata aggressiva di Angel Piqueras ha coinvolto Veijer che a sua volta ha colpito Ortolà. L’olandese ha poi ripreso la gara, chiudendo solo diciottesimo. Decimo Piqueras al traguardo.
Costantemente tra i protagonisti è stato il compagno di squadra nel team Leopard Adrian Fernandez, terzo a tre millesimi da Holgado, ma sono arrivati in quattro a lottare per il secondo e il terzo gradino del podio. Con loro c’erano anche Stefano Nepa, quarto, e David Muñoz che ha più volte condotto la gara. L’abruzzese ha fatto una grande gara: partito sesto ha avuto due long lap penalty da scontare ed è finito così diciannovesimo, per poi risalire nel gruppo di testa, commettere un errore che l’ha fatto scendere alla dodicesima posizione e riuscire successivamente ancora una volta a scalare la classifica. Un quarto posto per lui che vale decisamente tanto. Ottavo Luca Lunetta, in grado di mettersi in mostra anche qui.
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