Diogo, talento brasiliano protagonista della classe di mezzo, è un futuro pezzo strategico per la massima serie: una M1 "satellite" al debutto opzione perfetta
E' presto per parlare di MotoGP 2026. No. Le trattative sono sempre e comunque in atto, sebbene i contratti attuali siano già firmati e depositati. In imminenente ottica futura, circolano voci sull'interesse da parte della Yamaha nei confronti di un giovane pilota brasiliano. Il suo nome è Diogo, Moreira fa di cognome.
La serie iridata tornerà a gareggiare in Brasile, ottima notizia. Il pubblico laggiù è verace, appassionato, attaccato ai propri idoli. A proposito: al di là della manifesta internazionalità mostrata in ogni circuito, chiaro è che al Goiania sarà richiesto un nome locale.
Che è Diogo Moreira, attuale punta Italtrans in Moto2. E' molto bravo il ventenne di San Paolo e, col suo numero 10 "verde-ora", ricorda gli assi del pallone che, da quelle parti, fanno letteralmente girare la testa. Per promuovere al megli il Gran Premio, la sua effige spopolerà.
Chi ha detto che la Yamaha sia poco interessata alla MotoGP?! A noi risulta l'esatto contrario, come dimostrato dall'enorme lavoro fatto sulla M1, il rinnovo di Fabio Quartararo e Alex Rins, il raddoppio delle squadre da portare in pista. Assicurarsi il team Pramac è una mossa più unica che rara.
Miguel Oliveira e Jack Miller, duo "satellite" al servizio dei tre diapason. Occhio, però, a considerarli semplici "satellite": l'intenzione della Casa è di fornire medesime parti e aggiornamenti garantiti al Monster Energy Factory. Fantastico per lo spettacolo.
Tra i due nuovi nomi, sebbene sia presto per parlarne, notiamo un contratto biennale per il portoghese, annuale concesso all'australiano. Saranno i risultati a determinare eventuali rinnovi o spostamenti. Nel frattempo, l'occhio è strizzato a Diogo Moreira, che debutterebbe nel posto giusto al momento giusto.
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