Raul Fernandez meglio di Icaro: senza ali in Australia, ma decimo in MotoGP

Raul Fernandez meglio di Icaro: senza ali in Australia, ma decimo in MotoGP

Servono o no? Sull'Aprilia RS-GP di Raul sono state rimosse le appendici aerodinamiche: lo spagnolo l'ha portata in top ten nel Gran Premio, migliorando i propri riferimenti

21.10.2024 17:02

Sufficiente è un rapido acchito per accorgersi di quanto diversa dal solito fosse l'Aprilia di Raul Fernandez a Phillip Island. Se non ci avete fatto caso, guardate ancora: noterete una RS-GP numero 25 priva di ali. Durante il Gran Premio di Australia lo spagnolo ha gareggiato senza fruirne, cogliendo comunque un decimo posto che fa riflettere. Sevono o non servono in MotoGP

Ali costose in MotoGP: Raul più veloce senza 

Dicevamo, top ten per Raul sull'Isola di Filippo. Benone, ma non podio o vittoria. D'accordo, tuttavia rimane uno dei migliori risultati ottenuti dallo spagnolo sinora. Il distacco dal primo classificato ammonta a 19"345 che, divisi per le 27 tornate completate, fa un parziale a giro di circa 7 decimi. 

Niente male, considerando il sesto crono siglato in qualifica - 1'28"498, a 1"202 dalla pole di Jorge Martin - e il sesto posto firmato nella Sprint, con un passivo dal successo di 15"249 su 13 passaggi totalizzati. Se dividiamo quanto incassato per la durata della gara breve, viene 1"173. 

Da notare questo: la Sprint è stata disputata dal madrileno del team Trackhouse a bordo di una RS-GP dotata di ali "piccole", come potete guardare qui sotto. Comparate lo scatto alla foto di copertina, vi renderete conto della differenza notevole. 

Molto alato, poco alato, per nulla alato: Fernandez, "Icaro" della Moto

Proponiamo menzioni spicciole di mitologia, che mai fanno male. Icaro e il padre Dedalo, rinchiusi nel labirinto di Creta destinato a Minotauro, dal quale Teseo riuscì a scappare grazie al metodo del gomitolo suggeritogli dallo stesso Dedalo, che del labirinto conosce ogni angolo. Padre che, volendo a sua volta scappare, costruì ali con penne di cera, efficaci ma poco resistenti al calore. Successe che Icaro, impaziente - e, secondo fonti intellettuali, arrivista - decollò verso il Cielo, sino ad avvicinare il Sole. L'alta temperatura punì il fuggiasco, perché le sua ali si sciolsero, al pari dei sogni di libertà. Cadde nel mare e morì. Eppure, il genitore lo avvertito: "Evita di farti ingolosire dall'ebbrezza del volo, stai basso". Parole gettate al vento.

Ora, Il buon Fernandez non ha nemmeno sfiorato l'alta classifica, però il decimo posto nella gara domenicale, in virtù di quanto spiegato nel precedente H2, è foriero di miglioramenti. Raul, tra l'altro, si è messo alle spalle rivali ufficiali, tra cui Jack Miller, Alex Rins, Luca Marini e Aleix Espargarò.

Viene spontaneo riflettere: se l'Aprilia schierata dalla formazione americana è andata più forte privandosi delle grosse appendici aerodinamiche, queste servono davvero? Evitiamo di commentare che a Phillip Island ali e deflettori siano poco importanti: se davvero non lo fossero, anche il resto della griglia avrebbe rimosso tutto. Anzi, stando a quanto dicono i piloti, il circuito australiano richiede parecchio in certi termini. La risposta definitiva esiste? 

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