Ecco tutto quello che c’è da sapere sul tracciato di Misano Adriatico, dove nel fine settimana del 6-8 settembre si svolgerà il tredicesimo appuntamento del Motomondiale
Con negli occhi ancora il grande weekend di Aragon di Marc Marquez ma soprattutto lo spavento per il brutto incidente tra Pecco Bagnaia e Alex Marquez, la MotoGP prosegue la sua marcia verso la fase finale della stagione ripartendo da un evento che apre veramente il mese di settembre, ovvero il Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini.
Il team Lenovo Ducati arriva alla seconda gara di casa con Bagnaia acciaccato (niente di rotto alla spalla ma una forte contusione alla clavicola sinistra) e Bastianini scivolato al quarto posto in classifica generale, mentre Martin “ringrazia” Alex Marquez portandosi a +23 su Bagnaia dai -5 prima della gara spagnola.
Non tutti sanno che…
In diverse annate del Motomondiale tra il 1981 ed il 1993 si era già svolto il Gran Premio Motociclistico di San Marino, seconda gara dell’anno in Italia oltre al Gran Premio d’Italia. La gara era stata ospitata a rotazione sui tracciati di Misano Adriatico, Imola e Mugello. Nel 2007, con il rientro di Misano nel calendario del Motomondiale, la gara cambia denominazione diventando Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini.
I lavori per la costruzione del tracciato di Misano Adriatico sono iniziati nel 1970 sotto l’egida di Enzo Ferrari grazie all’Ingegner Cavazzuti. L’inaugurazione risale al 4 agosto 1972. Nel corso della sua storia, Misano ha subito diversi interventi sia alla pista in sé che alle strutture modificando e modernizzando i box ed aggiungendo tribune. Nella prima versione, il tracciato misurava 3488 metri, poi portati a 4060 con la prima modifica.
Oggi il World Circuit Marco Simoncelli misura 4,226 km, consta di 16 curve, 10 a destra e 6 a sinistra, ha una sede stradale di 12 metri ed il rettilineo più lungo misura 530 metri. Alla lunghezza attuale si è arrivati con l’ultima grande modifica, quella del 2007 che ne ha invertito il senso di marcia da antiorario ad orario ed eliminando la variante Arena.
Incidenti
Quando si parla di Misano Adriatico, due sono sostanzialmente gli incidenti che tornano alla memoria: quello di Wayne Rainey del 1993 e quello mortale di Shoya Tomizawa del 2010.
5 settembre 1993, dodicesimo appuntamento su quattordici di quella stagione che vede il duello per il titolo della 500 tra i due americani Wayne Rainey, campione in carica e in procinto di vincere il quarto titolo consecutivo, e Kevin Schwantz. All’inizio del nono giro di gara l’incidente che pone fine alla carriera del tre volte iridato: mentre è in testa davanti a Cadalora, scivola all’uscita del curvone Misano e con la schiena va a sbattere sul cordolo rotolando poi nella sabbia. Verrà portato al centro medico del tracciato e poi in ospedale dove gli verrà comunicata la diagnosi di frattura della colonna vertebrale e di conseguenza paralisi dal bacino in giù.
5 settembre 2010, dodicesimo appuntamento su diciotto della prima stagione assoluta della Moto2. Undicesimo giro di gara su 26, Curvone. Shoya Tomizawa precede Scott Redding ed Alex De Angelis, il giapponese esce sul verde sintetico, perde il posteriore a oltre 230 km/h e scivola davanti ai due piloti che non possono fare nulla per evitarlo e lo investono. Le condizioni del #48 sono disperate, viene trasportato prima al centro medico e poi all’ospedale di Riccione dove verrà dichiarato morto alle 14.19
Misano con il vecchio senso di marcia (curvone ad inizio giro e non verso la fine) aveva il suo fascino, ma anche adesso si difende egregiamente. In fin dei conti è lo stesso layout ma con qualche modifica.
I punti di frenata più difficili sono: complesso delle Rio, facile perdere l’anteriore della moto in frenata, luogo anche di contatti, incidenti e scivolate; Quercia, frenata molto secca per una curva a sinistra che si presta a diverse interpretazioni; Tramonto, una staccata in due parti, prima frenata a moto dritta e poi in piega per la seconda parte della curva; Carro, curva a destra molto lenta che mette in crisi l’anteriore, luogo dell’incidente tra Davies e Rea nel 2017.
I punti invece di sorpasso sono: Variante del Parco, arrivando dal rettilineo principale; complesso delle Rio; staccata della Quercia, arrivando dal rettilineo opposto a quello dei box, possibile un incrocio di traiettoria da chi viene sorpassato; Tramonto, si può scegliere la traiettoria di sorpasso; un azzardo ma è fattibile sorpassare nel primo tratto del curvone; curve del Carro, soprattutto la staccata della prima curva; Misano, l’ultimo spot di sorpasso all’ultimo giro con il rischio però dell’incrocio di traiettoria.
Come abbiamo detto in precedenza, il Gran Premio di San Marino è esistito dal 1981 al 1993, ruotando tra Misano, Imola e Mugello. Dal 2007 la gara si chiama Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini. Le due gare insieme tagliano il traguardo quest’anno delle 18 edizioni.
Il primo Gran Premio di San Marino risale al 1981 sul tracciato di Imola ed ha visto i successi di Ricardo Tormo in classe 50 (Bultaco), Loris Reggiani in 125 (Minarelli), Anton Mang in 250 (Kawasaki) e Marco Lucchinelli in 500 (Suzuki).
Il primo Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini è del 2007 sul tracciato di Misano Adriatico ed ha visto i successi di Mattia Pasini in 125 (Aprilia), Jorge Lorenzo in 250 (Aprilia), Casey Stoner in MotoGP (Ducati)
L’edizione dello scorso anno, invece, ha visto i trionfi di David Alonso in Moto3, Pedro Acosta in Moto2, Jorge Martin in MotoGP, Casadei e Spinelli nelle due gare di MotoE.
Per quanto riguarda la MotoGP, Pole 2023 e All Time Lap Record sono di Jorge Martin in 1’30”390 mentre il giro record della pista è di Pecco Bagnaia in 1’31”791
Per quanto riguarda la Moto2, la Pole 2023 è di Celestino Vietti in 1’36”01 e suo è anche il nuovo giro record in gara in 1’36”173. Resiste ancora l’All Time Record è di Luca Marini del 2020 in 1’35”271.
Per quanto riguarda la Moto3, la Pole 2023 è di Jaume Masia in 1’41”638 mentre il nuovo giro record in gara è di David Alonso in 1’41”297. Resiste l’All Time Lap Record di Celestino Vietti del 2020 in 1’41”155
Per quanto riguarda la MotoE, la Pole 2023 è di Mattia Casadei in 1’40”731 mentre il nuovo giro record in gara è di Hector Garzo in 1’40”593 che è anche l’All Time Lap Record.
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